Il degrado sempre più devastante in cui versa la nostra collettività non è solo economico , ma soprattutto morale.
La lettera aperta della segretaria comunale, Anna Maciariello, primo funzionario, persona di fiducia del sindaco, scelta da questo sindaco, dimostra che questa amministrazione sta arrivando a grandi passi al capolinea. Possibile che questa lenta agonia, questa consunzione , che a poco a poco fa perdere anche la dignità di persona, non crea dubbi o tormenti in chi amministra questa città ? E quale colpa ha il cittadino di Teano per meritarsi tali governanti ? Per cercare di capire quale peccato o anatema devono scontare i cittadini di Teano, che hanno avuto la sventura di avere siffatti governanti bisogna analizzare gli eventi accaduti dall’insediamento di questa amministrazione, cioè dall’aprile 2008, :
1- La composizione della giunta comunale: l’80% delle deleghe assessorili nelle mani del sindaco : con enorme accentramento di potere nelle mani di una sola persona; la cosa grave è che gli altri assessori l’hanno permesso !
2- la scomparsa dal piano sanitario regionale della costruzione del nuovo ospedale a Taverna Zarone nel giugno 2008 ;
3- la regione Campania boccia la VAS del PUC ex PRG: è tutto da rifare e ad oggi tutto è fermo!;
4- le produttive , con intervento della magistratura e conseguente stasi dell’attività edilizia privata a Teano ;
5- quarta tegola: apertura del Sidicinum : questa amministrazione non attua alcuna misura a salvaguardia del commercio locale , che è ora in lenta agonia ;
6- la quinta tegola riguarda la curiosa vicenda del cimitero, dove i cittadini acquistano, a caro prezzo, loculi ma non sembrano ancora chiariti tutti i procedimenti tecnici; inoltre per ultimo i cittadini si accorgono dei loculi senza le relative lastre di marmo;
7- la sesta tegola riguarda stavolta l’ospedale cittadino per il quale il primo cittadino con Oliviero da Sessa ha gia celebrato la morte in un incontro con alcuni sindaci dell’Alto Casertano nel giugno 2010;
8- poi il concorso per agenti del traffico, e dopo oltre 2 mesi non si sa se questo concorso è valido o meno;
9- l’annosa e mai risolta questione dei rifiuti, e qui il piciernismo ha toppato di brutto, perché impone ai cittadini esborsi salati di tassa e contemporaneamente il paese è tra i più sporchi e più inquinati della provincia; forse Picierno vuole gareggiare per vincere il premio del degrado;
10- ancora come un terremoto ci troviamo il problema gravissimo del personale dove una lettera denuncia una situazione di grave confusione, quasi un ammutinamento della macchina burocratica ;
11- per non parlare degli sprechi di danaro pubblico, che spesso vengono denunciati sui giornali ;
12- infine le notizie di radiofante, secondo le quali, lunedì 12 luglio, la maggioranza, pilotata da Picierno, non si presenta in consiglio comunale per evitare di confrontarsi sui problemi posti all’ordine del giorno dalla minoranza.
Tutte queste riflessioni ci dicono che oramai questa maggioranza è alla frutta; che il “piciernismo “ ha perso il suo “charme” e non è più capace di suonare quella musica addormentante e ipnotica che ha soggiogato per oltre 35 anni i cittadini teanesi; il piciernismo ormai è senza mordente perché non ha più le regole del buon governo secondo cui il sindaco di un paese deve essere padre, servo e modello della comunità , che amministra, perché deve renderne conto! La consapevolezza della responsabilità deve indurre un sindaco a sentirsi e aa amministrare come il buon padre di famiglia. Solo così potrà coniugare le due qualità insuperabili di un capo e cioè la bontà che si fa amare e la severità di farsi rispettare. È indispensabile farsi rispettare perché ciò serve a far osservare le norme ed a correggere le trasgressioni. Ma è preferibile farsi amare perché questo significa che il primo cittadino è riconosciuto come colui che lavora per il benessere del cittadino e vive i problemi della sua città. Ma i fatti ci dicono che il piciernismo ha perso il rispetto dei suoi compagni di viaggio perché lui è il primo a violare questo principio, non ha la stima dei suoi funzionari comunali perché lui non li considera , ha perso la devozione del suo popolo perché ha smarrito la strada dell’umiltà e del dare l’esempio.
Il re è alla frutta ed è giunto al capolinea. A noi non resta che rimanere vigili e non dormienti ( vigilantibus non dormientibus iura succurrunt : le norme aiutano coloro che controllano e non dormono ) nell’attesa che quanto prima si apra una finestra di ottimismo sul futuro della nostra collettività.
Carmine Corbisiero