Il duemiladodici sta volgendo al termine, mentre il nuovo anno comincia a far capolino. Ci piace raffigurarli con l’immagine di un anziano, il 2012, che tiene per mano un bambino, il 2013, mentre stanno passeggiando lungo un viale alberato e quasi sembra che il primo stia illustrando al secondo il cammino che lo aspetta.
Per quanti hanno coraggio, questo è il momento di guardarsi dentro e tentare di ascoltare per un attimo la voce del grillo parlante, il personaggio gentile, saggio e generoso, al tempo stesso intelligente e severo che, impersonando la voce della coscienza, tenta in tutti i modi di indirizzare Pinocchio verso le scelte giuste. Ma il burattino, stanco dei suoi rimproveri lo ucciderà con una martellata. Ma quanti hanno una coscienza ?
Una di queste sere piovose, davanti al fuoco di un camino, si discuteva inevitabilmente delle prossime elezioni, provando a fantasticare circa le formazioni che di qui a breve scenderanno in campo. Un incontro fra amici, persone che la pensano più o meno allo stesso modo. Un incontro quasi di "carbonari". Nel bel mezzo della discussione, quasi a bruciapelo, così senza essere rivolta a nessuno dei presenti in particolare, è partita la domanda: Ma tu, ti metteresti in gioco avendo piena coscienza di quello che ti aspetta ?
Dalle pagine del nostro giornale, durante tutto l’anno, abbiamo scritto e raccontato del malumore verso un’amministrazione sorda e cieca nei confronti di noi cittadini tutti; della voglia di cambiare ed invertire una rotta ai limiti del naufragio; delle nostre amate ed al tempo stesso bistrattate frazioni. Abbiamo ricordato personaggi più o meno famosi della nostra cittadina; abbiamo raccontato un po’ della nostra storia. Taluni avrebbero voluto essere citati, tal’altri avrebbero preferito restare nell’ombra. Ma quanti avranno il coraggio di mettersi in discussione ?
Nella commedia di Vincenzo Salemme "E fuori nevica" Enzo, Stefano e Cico, tre fratelli abbandonati dal padre quando erano ancora piccoli, si trovano a dover dividersi in parti uguali l’eredità della madre che ha posto però loro una condizione dopo la sua morte: Enzo, musicista di scarso livello, e Stefano ossessionato da un senso di responsabilità, dovranno prendersi cura del loro fratello Cico, affetto da una strana forma di autismo. Ma quale sarà l’eredità che ci lascerà questa amministrazione ?
La lista dei "ma" potrebbe continuare fino allo stremo delle forze. Il tempo dei bilanci e dei nuovi propositi sta per scadere. Il conto alla rovescia per salutare l’anno vecchio e dare il benvenuto al nuovo è ormai partito. A breve un’altro anno sarà archiviato.
Qualche giorno fa, in un articolo sulla probabile chiusura della Confidenza Castallo, ci si rammaricava per non poter far nulla: Sono una goccia nel mare, si scriveva quasi con tristezza, ma poi subito dopo un segnale di speranza: Ma a Teano siamo 15.000 gocce. Abbastanza per smuovere le acque. Ebbene, siamo più che certi che spesso sono le singole gocce che fanno traboccare il vaso. Sono loro che, cadendo lentamente e con la stessa frequenza, riescono a bucare anche la roccia più dura. Una goccia, non deve mai sentirsi sola, se si muove secondo coscienza!! Piuttosto, sarà il mare a doversi preoccupare di quella piccola stilla, che con il suo lento ma saggio lavoro, porterà a termine la sua missione.
Luciano Passariello