Non appena ci sarà l’epilogo di questo processo: “sentenza di non luogo a procedere” il figlio della donna, Mario Sforta, 60enne, romano, ha deciso di chiedere al Ministero della Giustizia, a mezzo dei legali di famiglia Avv.ti Marco Angelozzi e Giacinto Canzona, l’equo indennizzo ai sensi della Legge Pinto contro l’eccessiva durata del processo.