CASERTA – Mentre decine e decine di avvocati sono stati letteralmente rapiti agli agi dell’ombrellone da concitate telefonate di sindaci, assessori e vigili urbani inquisiti dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, si ragiona su quelle che potrebbero essere le conseguenze, soprattutto per il futuro finanziario dei 29 Comuni coinvolti, che corrono seriamente il rischio di finire in bancarotta.
Intanto, c’è il problema dell’ipotesi di reato del falso ideologico, che dovrebbe investire anche la redazione taroccata dei Bilanci degli enti con cifre incassate o da incassare dalle multe che da ieri non stanno più né in cielo e né in terra. Tutto ciò rischia seriamente di mettere in ginocchio i Comuni e di far piombare su di questi la mannaia della Corte dei Conti, che avrà anche subito limitazioni nella sua possibilità di intervento dall’ultimissimo decreto anticrisi (per intenderci, quello corretto dopo l’intervento di Napolitano e che sarà convertito in legge a settembre), ma che, in questo caso, avrebbe ampia facoltà di inserirsi nella faccenda.
Poi c’è il fronte degli automobilisti tartassati, rappresentati soprattutto dalla voce del Codacons, che oggi si è fatta di nuovo sentire attraverso la sua massima espressione: quella del presidente nazionale Carlo Renzi, che per chi è molto mattiniero, è una voce anche nota, essendo usualissimo ospite dell’alba problematica di Emanuela Falcetti e del suo programma trasmesso sulle frequenze di Radio Uno.
Il Codacons preannuncia una valanga di ricorsi da parte degli automobilisti contro le amministrazioni comunali, finalizzati a ottenere il rimborso delle sanzioni pagate piu’ gli interessi legali.
"Abbiamo pubblicato sul web il modulo attraverso il quale i cittadini multati dagli autovelox irregolari possono chiedere la restituzione di quanto versato, e già centinaia sono gli automobilisti che ci hanno contattato e hanno scaricato il documento -afferma il presidente del Codacons, Carlo Rienzi- Considerato che le finanze dei comuni si reggono quasi unicamente sulle multe incassate tramite autovelox, come abbiamo visto installati al solo scopo di colpire gli automobilisti, le casse delle amministrazioni sono seriamente a rischio bancarotta". I
l Codacons invita tutti coloro che hanno pagato sanzioni elevate in modo fraudolento da apparecchi illegali a scaricare dal blog del presidente www.carlorienzi.it il modello per ottenere dai comuni la restituzione dei propri soldi, ovviamente comprensivi di interessi, e il ripristino dei punti patente eventualmente sottratti.
Gianluigi Guarino
________________________________________________________________________________________________________________________________-
Spett.le
Comune di……………..
Via……………..n……
CAP……….- LOCALITA’
Raccomdata con ricevuta di ritorno
e p.c. Al Codacons
Coordinamento delle Associazioni per
Via fax numero 06.37.017.09
Oggetto: Atto di significazione e diffida per la ripetizione delle somme versate per il pagamento dell’importo richiesto ex di irrogazione di sanzione pecuniaria per violazione al codice della strada verbale n…………………..elevata in data………………………, veicolo Tg. n…………………………. in località………………………………………………….., di proprietà del Sig./ Sig.ra………………………….., con contestuale restituzione di n……..punti patente decurtati e della somma corrsiposta in data……….
Il/la sottoscritto/a…………………………………., nato/a a………………………………, il………………………….., nella qualità di proprietario dell’autoveicolo/motoveicolo Tg…………………………., nonché conducente dello stesso relativamente all’infrazione emarginata in oggetto, espone e rappresenta quanto appresso.
Premesso che
– in data 5 agosto 2009 apprendeva dai maggiori organi di informazione nazionali che in numerosi Capoluoghi del casertano erano state elevate infrazioni al codice della strada da apparecchiature posizionate in non meglio specificati tratti stradali, risultate a seguito di indagine della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, illegali;
– in data………………….., come specificato in oggetto, ricevevo verbale di accertamento di violazione al codice della strada per infrazione asseritamente commessa sul territorio di uno dei Comuni interessati dall’indagine della Procura, cui seguiva in data ………………..il pagamento del relativo importo di euro…………………(v. All. 1 e 2);
– la violazione comportava la sanzione accessoria della decurtazione di n………..punti patente;
– la sanzione così irrogata, oltre alla decurtazione dei punti patente come sopra specificati risulterebbe, pertanto, del tutto illegittima e/o inefficacie e/o radicalmente nulla;
Tutto ciò premesso il sottoscritto
INVITA E DIFFIDA
RESTITUIRE
le somme tutte di cui alla sanzione pecuniaria irrogata ex verbale n………………………elevato in data…………………………..autoveicolo/motoveicolo Tg……………………………………………………………….in località………………………., versate in data……………per l’importo complessivo pari a euro…………………, oltre interessi come per legge dal giorno del pagamento, nonché la restituzione di n………punti patente decurtati.
Diversamente costretto a tutelare i miei diritti e interessi dinanzi alle competenti Autorità giudiziarie.
La presente vale ad ogni effetto di legge quale atto interruttivo della prescrizione con espressa riserva di costituirsi parte civile nel relativo procedimento penale.
Data Firma
_________________
In fotocopia allegati:
1) verbale n……………..;
2) ricevuta pagamento.