Il romanzo? Lo scrivo sul blog
di Veronica Ulivieri
La rete offre un pubblico potenzialmente sconfinato, e aggira il problema di trovare un editore. Così è boom di esordienti che mettono su internet i loro lavori, da leggere gratis. Ecco chi sono
Una libreria enorme e in continua espansione, con volumi che si possono portare a casa senza pagare un euro. Se fosse possibile disegnarlo, Internet ci apparirebbe così. Perché sono sempre di più gli autori emergenti, o i semplici appassionati della penna, che aprono un blog per pubblicare romanzi e racconti inediti, permettendo ai lettori di scaricarli gratuitamente. Nell’era del Web 2.0, Internet diventa così mezzo per promuoversi e farsi un pubblico. In Rete infatti lo scrittore cura la sua immagine e stringe contatti con i lettori, sempre più in cerca di libri pieni di genuinità e di un contatto diretto con chi li scrive.
Il caso di Pietro De Viola, trentenne laureato in Scienze politiche e autore del libro "Alice senza niente", è significativo. Il romanzo, che racconta la storia di Alice, ragazza alle prese con una vita da precaria senza vie d’uscita, è stato pubblicato in rete (www.alicesenzaniente. altervista.org) alla fine di ottobre e in pochi mesi è stato scaricato da più di 20 mila persone. Un risultato invidiabile. "Se il libro fosse stato stampato, magari da una piccola casa editrice, tutti avrebbero parlato di un caso editoriale", spiega soddisfatto l’autore. Perché, in media, le vendite in questi casi non superano le 5 mila copie, e i piccoli editori raramente possono investire nella pubblicità.
A favorire il successo di Pietro, oltre sicuramente all’argomento del romanzo, capace di intercettare il comune sentire di un’ampia fascia di giovani, è stata una campagna di marketing studiata nei minimi particolari e rigorosamente fai-da-te. "Ho messo a frutto le mie conoscenze di economia e ho progettato un piano di tre mesi, affiancando il blog con due pagine Facebook, diversi booktrailer caricati a cadenza regolare su YouTube, e un account Twitter, cercando di creare aspettativa nei lettori".
On line si trovano tantissime storie di persone che, pur non avendo studiato una campagna di marketing, sono riuscite a farsi conoscere da un pubblico ampio. I primi in assoluto a diffondere un libro gratuitamente in Rete sono stati nel 2005 Antonio Incorvaia e Alessandro Rimassa, autori di un’altra storia di precariato, "Generazione mille euro".
Il romanzo, pubblicato da Rizzoli nel 2006 con oltre 23 mila download alle spalle in tre mesi e ispiratore del film omonimo uscito nel 2009, è diventato il primo caso di "blook" italiano, cioè il primo libro stampato dopo la sua diffusione su Internet. Il sito che ha lanciato il romanzo (www.generazione 1000.com) puntava molto sul coinvolgimento degli utenti, dando spazio alle loro esperienze di "milleuristi". "I social network e la Rete in genere facilitano la creazione e il mantenimento delle relazioni, ma servono credibilità, autenticità, partecipazione", spiega Nicola Santoro, autore insieme a Luigi Di Salvo del libro "Selfmarketing" (Franco Angeli).
Tutti i blogger hanno imparato la lezione sull’importanza di stringere rapporti diretti con gli utenti: Laura Costantini e Loredana Falcone, una giornalista e una narratrice che scrivono a quattro mani dai tempi del ginnasio (lestoriedilauraetlory.splinder.com), hanno conosciuto molti lettori di persona. Maria Giovanna Luini (www.mariagiovannaluini.it), oncologa e scrittrice, ha lanciato lo scorso agosto il progetto E-state book, arrivato a raccogliere su Facebook più di cento libri scaricabili gratuitamente, e a Natale ha reso disponibile sul suo sito il primo video romanzo per non udenti interpretato nella lingua dei segni. Pietro De Viola ha fatto votare ai lettori la loro copertina preferita per il romanzo e ha ospitato sul suo blog (alicesenzaniente.splinder.com) presentazioni di libri di altri giovani.
In alcuni casi, la promozione di se stessi in Rete è risultata per gli scrittori un ottimo investimento. A Gianluca Diegoli, che due anni fa ha pubblicato sul suo blog (www.minimarketing.it) un libretto dal titolo "Minimarketing. 91 tesi per un marketing diverso", ha fruttato diversi incarichi lavorativi. Pietro De Viola, che alle spalle ha un passato da precario tutto fare, si sta godendo adesso il suo momento di gloria: le agenzie di marketing lo vogliono per la sua tecnica promozionale innovativa, le case editrici lo cercano per il suo libro così vero.
[l’espresso.it]