Il programma Erasmus tocca un nuovo record. Nell’anno accademico 2011-2012 sono stati più di 250mila gli studenti a studiare all’estero: un numero mai raggiunto da quando è nato il programma nel 1987. La Commissione europea ha pubblicato oggi le statistiche, in base alle quali risulta che anche 46.500 tra accademici e amministrativi hanno potuto fare un’esperienza di insegnamento o di training in uno dei 33 Paesi che partecipano al programma, cioè il 28 membri Ue più Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Svizzera e Turchia.
Da quando è stato creato 26 anni fa il programma ha mandato all’estero più di 3 milioni di europei.L’Erasmus è sempre più amato e popolare, tanto che le richieste superano sempre i posti disponibili in base al budget stanziato dall’Unione europea. Secondo il commissario europeo all’Istruzione, Cultura, Multilinguismo e Giovani, Androulla Vassiliou, «oggi è più che mai importante in tempi di difficoltà economiche e di alti tassi di disoccupazione giovanile».
Ma quali sono i Paesi più gettonati? L’anno scorso le tre destinazioni più richieste sono state la Spagna con 39.300 studenti, la Francia con 28.964 e la Germania con 27.872. Si tratta degli stessi Paesi da cui è partito il maggior numero di studenti. (Spagna 39.545, Germania 33.363 e Francia 33.269). Il Regno Unito ha ospitato il doppio degli studenti che ha mandato fuori (25.760 rispetto a 13.662. Gli studenti più esterofili sono quelli delle scienze sociali, dei economia e di giurisprudenza (41,4%), seguita da materia umanitarie e arte (21,0%) e poi ingegneria (15,1%).
L’80% degli studenti (il 7,5% in più rispetto alla percentuale dell’anno accademico precedente) ha scelto di rimanere sei mesi. Sono aumentati del 18% toccando quota 50mila gli studenti Erasmus che hanno scelto anche di lavorare. In media, il sussidio che gli studenti hanno ricevuto è stato di 252 euro al mese. L’anno prossimo partirà il cosiddetto “Erasmus+”, il nuovo progetto europeo che sostituirà i programmi Erasmus, Leonardo da Vinci, Comenius, Grundtvig, così come Youth in Action, Erasmus Mundus, Tempus, Alfa ed Edulink. Bruxelles, per il periodo 2014-2020, ha stanziato un budget di 14,5 miliardi (il 40% in più rispetto agli stanziamenti attuali) e si aspetta che in sei anni saranno 4 milioni gli europei che ne usufruiranno.
di Fausta Chiesa