Ci eravamo congedati dal precedente articolo chiedendo quando la montagna avrebbe partorito il topolino. Ebbene abbiamo dovuto aspettare poco. Un battito di ciglia et voilà. Tuttavia al posto del grazioso roditore ci siamo trovati avanti una bella e grossa pantegana, con lunghi baffi, zanne aguzze e coda arrotolata, un po’ come quelle che pascolano libere ed indisturbate per le strade della nostra città. Ma non guardiamo il capello, andiamo avanti spediti come in un episodio del noto e sferzante cartoon South park. Oggi l’immane lavoro portato avanti dall’amministrazione comunale ha visto la luce. Ed infatti, finalmente, sotto gli occhi di tutti si staglia un mix perfetto, frutto del lavoro sinergico e certosino tra la super assessora Pentella ed il Sindaco. Un impegno, prima ed un risultato, poi (e DIO solo lo sa!) che a dire la verità ci ha lasciati di stucco. Le scuole, infatti, si sono aperte tra squilli di trombe e danze di bajadere, seguendo il protocollo “D” che prevede lo sviluppo della famigerata tecnica a “V” atta, sembrerebbe, a favorire il distanziamento sociale dei bambini. Beh sulla stessa non siamo capaci di fornire ulteriori informazioni; sappiamo soltanto che la tecnica in parola è ancora in fase di sperimentazione. Tuttavia, presi da atroce dubbio, stimolati dalla curiosità, abbiamo chiamato un pool di tecnici specializzati direttamente da Cape Canaveral – Florìda -per risolvere l’amletico dubbio: ma “V” sta per vittoria o, piuttosto, magari visti i risultati, sta per vendetta? Nel primo caso non sapremmo francamente a chi attribuire la vittoria, viceversa, nel secondo, la vendetta avrebbe molti padri e madri. In realtà, noi umilissimi mortali avremmo potuto immaginare un sistema ad “S”, magari a “Z”, ma mai un sistema a “V”. Tra l’altro abbiamo notizie, non ancora confermate per ragioni di bilancio, che i bambini e i ragazzi posti ai vertici alti della “V” saranno dotati di walkie talkie per comunicare tra loro in sicurezza e, viceversa, quelli posti in basso saranno dotati a loro volta di presidi medico chirurgici con appositi tergicristalli per pulire le visiere dalle particelle di saliva scambiate con il dirimpettaio. Ma le spettacolari soluzioni non finiscono qui. I bambini frequenteranno la scuola a giorni alterni, con turni mattutini e pomeridiani, mentre per quelli serali e notturni bisognerà aspettare dopo le festività natalizie. In fondo si sa a Natale tutti siamo più buoni. Perché dunque lesinare? Tra l’altro, cosa non meno importante, tutti gli alunni di ogni grado e classe saranno dotati di particolari targhe alterne che oltre a scongiurare il pericolo del covid diminuiranno anche quelli derivanti dallo smog. E qui una bella standing ovation ci sta proprio bene! E per dirla alla Cetto la Qualunque: Applausi… prego! Una chicca anche il risultato raggiunto in ordine al trasporto scolastico. Infatti, qui, vista l’imminente attribuzione delle targhe alterne agli alunni, basteranno solo due pulmini in luogo dei soliti quattro con riverbero positivo sulle già malandate casse comunali. Ah dimenticavamo, i nostri scienziati provenienti dalla Florìda (con l’accento sulla i), prima di partire – anche essi rigorosamente a targhe alterne e con il segno di vittoria (almeno loro) – ci hanno riferito che oggi ha rivisto la luce il plesso scolastico di Casale dopo i rigorosissimi lavori di manutenzione anticovid dove compaiono ancora sui pavimenti i segni tangibili e le prove dell’impegno profuso nella realizzazione dei lavori sull’edificio. Per altre soluzioni sembra che ci saranno aggiornamenti tra novembre / dicembre o giù di li. Fare peggio era possibile? Ci sembra francamente impossibile. Crediamo tuttavia che l’Assessora ed il Sindaco, con il solito impegno – non osiamo chiederne di più – sempre per la famosissima legge di Murphy, riusciranno sicuramente a strabiliarci.
Sin qui…primo giorno di scuola: primo fallimento. I genitori, me compreso e mio malgrado, sentitamente ringraziano.
Alla faccia dell’esperienza.
Carlo Cosma Barra