Migliorano le condizioni di Carlo Mancini di Teano, operaio delle Ferrarelle infortunatosi qualche giorno fa, insieme ad un collega di lavoro Umberto Dragone di Riardo, mentre erano intenti ad effettuare lavori di manutenzione presso una macchina lavabottiglie della linea di imbottigliamento delle acque minerali.
Un violentissimo getto di vapore ad 80 gradi e soda caustica ha investito solo di striscio il Dragoni ma in pieno invece Carlo Mancini che, a causa delle ustioni è stato tempestivamente trasportato, prima presso l’Ospedale di Piedimonte Matese e poi all’Ospedale Sant’Egidio, specializzato per la cura dei grandi ustionati.
Le notizie raccolte direttamente dal Direttore delle risorse Umane della Società Ferrarelle, recatosi sul posto nella giornata di domenica, per verificare di persona le condizioni del Mancini, sono fortunatamente rassicuranti e, salvo imprevisti, Mancini dovrebbe far ritorno presso la sua abitazione alla Consolata.
Proseguono le indagini dei Carabinieri su indicazioni dei magistrati che si stanno occupando del caso. Ciò che gli inquirenti intendono accertare è come sia possibile che un macchinario così importante, non disponesse delle misure di sicurezza a salvaguardia della incolumità degli operai addetti. Al momento si fanno ipotesi, ma restano ipotesi, di una manovra errata dei due lavoratori infortunati. Le uniche notizie provenienti dalla fabbrica sono riportate in un comunicato aziendale in cui si afferma che l’incidente potrebbe essere stato provocato da una manovra errata dei due lavoratori i quali, invece di procedere al cambio formato, si sono impegnati nella manutenzione della lavabottiglie, senza il preventivo benestare del capoturno.
Intanto si ridimensiona fortunatamente l’entità dei danni subiti dai due infortunati in quanto Umberto Dragoni fu colpito solo lievemente ad un occhio ed è stato già dimesso dall’ospedale di Caserta mentre le ustioni ai danni di Mancini hanno interessato solo il 9 per cento della superficie corporea. Nessun rilievo sembra emergere per quanto concernono le operazioni di pronto soccorso prestate ai due infortunati sia per la loro tempestività e sia per la gestione delle fasi successive.
Severino Cipullo