LA RICOSTRUZIONE – Secondo una prima ricostruzione delle forze dell’ordine giunte nel luogo della tragedia, il 40enne Pietro Fiorentino, disoccupato, avrebbe intrappolato dentro una stanza i suoi familiari – la moglie, la figlia di 8 anni, la suocera e il cognato disabile – e dato fuoco all’abitazione posta al quinto piano. Per loro nessuno scampo. Poi si sarebbe lanciato nel vuoto. Le vittime sarebbero, oltre al Fiorentino, l’ex moglie, Stefania Mighali, quarantenne, la figlia Daniela di 10 anni, il fratello della donna, Hanzi di 55 anni e la suocera, Nunzia Rintinella, 77 anni. Il gesto di follia, pare, dopo un periodo di liti per la separazione. L’uomo sarebbe andato nell’appartamento di Stefania Mignali e dopo l’ennesima lite l’avrebbe uccisa, assassinando poi la figlia, il cognato e la suocera. Poi dopo aver appiccato le fiamme all’abitazione si è lanciato dal balcone del quinto piano.
Una delle vittime è stata estratta ancora viva ma è deceduta durante il trasporto in ospedale. L’edificio è stato evacuato. Il procuratore capo di Trapani, Marcello Viola che si è insediato pochi giorni ha aperto un’inchiesta