Nei giorni scorsi il Capitano Antonio di Nardo, comandante dei vigili Urbani di Teano, ha depositato presso l’Ufficio protocollo del Comune di Teano, la richiesta di mobilità. In sostanza il Capitano chiede al Sindaco ed alla Giunta di essere autorizzato a trovarsi una nuova sede.
La notizia incomprensibilmente, non è stata fatta circolare attraverso le testate giornalistiche solitamente bene informate delle cose che accadono in Piazza Municipio. Al momento non si conoscono le motivazioni che hanno indotto il graduato a fare un passo simile ma forse, facendo un passo indietro, qualche spiegazione possiamo anche tentare di metterla giù.
E’ di qualche mese fa la notizia che, il Sindaco di Carinola, buon amico del nostri sindaco, inviò appunto a quest’ultimo una particolare richiesta. Unire gli uffici di polizia municipale dei due Comuni, sotto un unico comando, cioè quello del Capitano di Nardo. La richiesta avrebbe dovuto ottenere l’approvazione del Consiglio comunale il quale però, sulla vicenda, non si è mai pronunciato perché forse, il provvedimento non è digerito dalla maggioranza dei consiglieri comunali. Ma non sono solo i consiglieri comunali a non essere d’accordo sulla richiesta di Carinola, anche l’opinione pubblica si è fatta una propria idea sulla vicenda e ne intravede più un interesse personale del comandante che, accrescerebbe il suo peso contrattuale raggiungendo l’ambizioso proposito della dirigenza. Tra l’altro il famoso confronto tra i benefici e gli svantaggi di un simile provvedimento, che doveva essere discusso in consiglio comunale, sembra propendere più verso un rigetto della richiesta.
Alcuni cittadini commentatori solitamente bene informati, per stroncare ogni ulteriore tentativo di insistere su questa vicenda, hanno concluso con una considerazione che la dice lunga: “Ma se dovendosi occupare del solo comune di Teano, il comandante di Nardo, non è riuscito a raggiungere grandi risultati, come potrebbe raggiungerli dovendosi occupare anche di un altro comune?”.
Questo l’ antefatto. Potrebbe avere avuto peso nella decisione del Comandante di richiedere la messa in mobilità? Forse si, ma per motivi che probabilmente ci sfuggono. Le ipotesi più probabili sono due: la prima sarebbe una sorta di pressione sul nostro Comune che non si decide ad esprimere il parere sulla richiesta di Carinola (forse percependo che l’esito potrebbe non essere a lui favorevole e dunque dà un assist al Sindaco, che invece vorrebbe proprio accontentarlo), la seconda potrebbe essere che il comandante, in cerca di promozioni, abbia individuato altra sede che gli consentirebbe di fare quel famoso salto di carriera.
Indipendentemente dalle reali motivazioni che hanno spinto il graduato a chiedere di andare via, la notizia non ha provocato reazioni disperate, qualcuno ripete il solito detto “Giorgio se ne vò ie, e o Vescovo no vò mannà” ma Giorgio se ne potrà andare solo dopo che il nostro Comune avrà trovato il sostituto, e non sappiamo se purtroppo per lui o per noi.
Antonio Guttoriello