II I dati emergenti dal sito istituzionale del Comune di Teano continuano a riservare sorprese. Nella parte riservata al personale sono riportati dati, per macroarea funzionale, relativi alle assenze dei dipendenti nel mese di maggio 2013. Da quelle scarne indicazioni si ricava ben poco: mancano le motivazioni delle assenze; la durata; lo storico. E’ solo riportato il numero dei dipendenti e delle giornate lavorative, il numero di giorni di assenze ed infine la percentuale. Tuttavia questi numeri sono sufficienti per alcune considerazioni. I dipendenti comunali rilevati risultano nel numero di 90. Le giornate di assenze nel mese di maggio, 26 giorni lavorativi, sono 156 per una percentuale media di 6,66%, media scarsa per un’amministrazione pubblica. Dalla lettura del prospetto però, emesso dall’Ufficio del Personale, c’è qualcosa che non quadra: la prima area, AA.GG., LEGALE, URP, ECOLOGIA, comprenderebbe 51 dipendenti che avrebbero riportato 15 assenze appena con una percentuale, se la matematica non è un’opinione come si dice, dell’1,13% e non dell’11,84%. Analogamente l’area FINANZE, con 15 dipendenti con un totale di 43 assenze, avrebbe una percentuale dell’11,02% e non del 12,39. E’ evidente che qualche dato è sbagliato per cui ci si potrebbe chiedere quale sia lo scopo di elencare numeri non veritieri. Comunque non mi volevo soffermare su questo. Le mie considerazioni riguardano l’area tecnica. In questa area lavorano 16 persone che hanno totalizzato ben 67 giorni di assenza per una percentuale del 16,10%. Premesso che le assenze saranno del tutto giustificate, che il dato è medio per cui vale il paradosso del pollo di Trilussa (la statistica dice che si consuma un pollo all’anno a testa, e se tu non ne mangi ce n’è un altro che ne mangia due), manca lo storico per cui non si sa cosa sia successo nei mesi precedenti e quindi potrebbe esserci un recupero di ferie, c’è chi dice che si era in campagna elettorale e quindi ciascuno si è dato da fare come ha potuto, ecc. ecc., è chiaro che il dato numerico secco è abnorme. Mi viene da considerare che di quell’area fa parte un ufficio, Edilizia Privata, famoso per la lentezza con cui esplica la propria funzione e che è causa prima della crisi che l’edilizia attraversa a Teano. Di quell’area fa parte un ufficio, Opere Pubbliche, che non riesce ad elaborare un piano di manutenzione ordinaria dei servizi a rete per cui corre sempre in affanno dietro alle emergenze, e ne sono testimoni le numerose determine per lavori assunte ai sensi dell’art. 125 D.lgs. 163/2006 (senza indicazione del comma; le determine di assegnazione dell’incarico non sono reperibili in rete). Il modo in cui vengono condotti i lavori pubblici, contraddistinti da varianti che fanno giustizia dell’esecutivita’ dei progetti e dalla scarsità della qualità delle opere realizzate che è indicativa della incompletezza della direzione lavori, può essere compreso solo valutando le assenze del personale, atteso che 16 dipendenti appaioni piu’ che sufficienti in una realta’ come Teano. Una trentina di anni fa quegli uffici erano tenuti da 2 (due) dipendenti, e devo dire che non generavano poi tante lamentele. Infine, come è stato riportato in qualche altro articolo, il responsabile dell’area ha ricevuto il massimo del premio di produzione mentre i professionisti devono subire l’umiliazione di attendere ore per essere ricevuti, spesso prevaricati, in passato, da qualche antico amministratore che si impossessava dell’ufficio come ne fosse titolare del diritto di proprietà, chiudendosi a colloquio per ore. Il rilevante numero di assenze, con tutte le limitazioni di cui sopra, forse è una spiegazione a tanti disservizi, e forse fa giustizia delle lamentazioni circa la scarsità del personale. Queste incrostazioni saranno difficile da rimuovere.
L’amministrazione Di Benedetto dovrà affrontare problemi seri, probabilmente lunghi bracci di ferro con il personale, di cui si intravvedono i primi segnali. Dovrà avere la capacità di motivare i dipendenti sforzandoli a tenere come principio cardine del loro operare l’interesse dei cittadini. Io ne conosco molti e da tanti anni e so che la loro professionalità mortificata da anni di umiliante neghittosità e la loro voglia di ben figurare prevarrà se saranno validamente stimolati. Credo che il primo e principale compito dei nuovi amministratori sia proprio questo, ed il fatto che il Sindaco si sia riservata la delega dei Lavori pubblici è indicativa del l’importanza che viene attribuita a questi aspetti.
Gino Gelsomino