Per chi non avesse avuto l’opportunità di leggere l’ultimo nostro intervento del 09.06.2021, relativo al futuro dell’Ospedale di Teano, oggi possiamo finalmente dare “ufficialmente” una risposta “definitiva” sul suo futuro e che, peraltro, proviene dalle dichiarazioni pubbliche del Sindaco, Dr. Alfredo D’Andrea. Queste come altri “definitivi programmi” le abbiamo apprese ed ascoltate con umile deferenza da una intervista resa dal Sindaco ad una trasmissione Web di un Giornale locale. E che conserviamo gelosamente nella nostra personale emeroteca. Ma, andiamo per ordine delle affermazioni “tombali “ o “lapidarie” che dir si voglia, pubblicamente esternate dal Sindaco. In primis, D’Andrea ha sottolineato il fatto che, pur appartenente ad una famiglia che per tre generazioni è stata di fede Democristiana, oggi Lui è un tesserato del PD, e che è legato in particolare all’On.le Gennaro Oliviero (non a Zannini) e che risponde, però, esclusivamente al Governatore De Luca. Fin qui il Suo pedigree politico. Anche se la Sua azione politica, precisa, si incentra in particolar modo sui propri “agganci” a livello nazionale, regionali e locali, solo in virtù di personalissimi attestati di stima e di amicizia. Tutto ciò, però, suggellato da un’altra affermazione “lapidaria”: “in politica, quello che è vero oggi, non lo è più domani”. Un annuncio alla Meloni o a Salvini? Punto. Alla domanda sull’annunciata “assunzione” in qualità di Responsabile Finanziario, dell’ex Sindaco di Caserta, Pio Del Gaudio, smentita peraltro da quest’ultimo minacciando di adire alle vie legali, il Sindaco, da buon funambolo, ha glissato e non ha dato risposta alcuna. Punto. Ha poi elencato tutto il saccheggio fatto ai danni del Comune di Teano a cominciare dalla Guardia di Finanza, all’Ospedale, appunto, pur non ricordando per quest’ultimo ad opera di chi, “Bassolino o Rastrelli, non ricordo bene…” Gli ricordiamo noi che si cominciò con Rosi Bindi, per finire con Bassolino (area di appartenenza del Sindaco, n.d.r.). Punto.
Il Sindaco, poi, si è lanciato in un’altra delle Sue solite boutade, affermando che il Comune di Teano si è distinto particolarmente, per la lotta al Covid (terza guerra mondiale, ipse dixit), istituendo con il COI, il “primo (!) Centro Vaccinale sul territorio dell’Esercito!”. Punto. Ma, ora, andiamo al “nuovo Ospedale di Teano”, ipse dixit. Premesso che per noi, abituati alla grammatica, alla consecutio temporum, alla etimologia ed alla chiarezza del linguaggio, non è stato facile il cercare di decodificare un linguaggio, quello del Sindaco, (tecniche di Comunicazione), reso a tratti contorto, farraginoso, privo di logica discorsiva ed esplicativa, ad ogni modo, ci è parso (ci è parso…) di capire che già si sarebbero messi in atto i lavori di messa a norma e sicurezza del tetto del nosocomio con opere di “edilizia acrobatica”, ipse dixit. Punto. Ciò che è risultato più eccitante per il Cittadino Teanese è l’aver appreso che “il Direttore Generale dell’Asl, Ferdinando Russo, tra un anno e mezzo andrà in pensione, e prima di allora avrebbe in serbo per l’Ospedale delle belle novità”. Punto. E quali sarebbero queste nuove prospettive? “L’Ospedale di Teano ospiterà una Divisione di Medicina Interna e Pneumologia!”. Ipse dixit, anzi no, lo dice Russo. Naturalmente anche perché ormai, Russo, avendo ricevuto la Cittadinanza Onoraria di Teano da D’Andrea, sicuramente verrà a trascorrere i suoi anni di meritata pensione a Teano, e da qui tutto l’interesse per il Paese. Punto. Però, siccome “Lui (D’Andrea) è un tesserato del PD, e che è legato in particolare all’On.le Gennaro Oliviero e che risponde, però, esclusivamente al Governatore De Luca”, ha dimenticato che a Sessa A. si sta pianificando la realizzazione del 3° Ospedale (Oliviero) e che questo “servirà tutte le popolazioni dell’alto casertano”, parole di De Luca. E come la mettiamo con questi due? Punto. E visto che D’Andrea ha, peraltro, ha affermato che a Teano “si fa una politica al ribasso”, noi, molto umilmente e senza voli pindarici e non essendo affetti da mitomania, ci arroghiamo il dovere di suggerire al Sindaco di andare a ripercorre le strategie politiche di quelle Sue “tre generazioni di fede Democristiana”. Tanto in attesa di una chiamata della Meloni o di Salvini visto che “in politica, quello che è vero oggi, non lo è più domani”.
Pasquale Di Benedetto