Non ha gradito il drastico taglio effettuato dalla Giunta Comunale sulle spese dell’assessorato allo sport previste nel bilancio di previsione 2011. Ha proposto un emendamento di quasi 20mila euro sugli importi iscritti a bilancio presentato nell’ultimo consiglio comunale. L’emendamento è stato respinto con la motivazione che non era stato specificato esattamente a quali voci di bilancio andavano attribuite quelle cifre. Un tecnicismo per dire no. L’assessore Francesco Magellano non ha gradito ed ha deciso di rimettere la delega allo sport, rassegnando le dimissioni, in ragione della forte limitazione della disponibilità di risorse a disposizione di questo settore.
“In realtà –spiega l’assessore– appena resomi conto della situazione, ho preparato un emendamento nel tentativo di reperire dei fondi necessari e sostanziali per lavorare in un certo modo, ma la Giunta lo ha respinto determinando la mia decisione. E’ oltremodo necessario fare un passo e ricordare che all’atto dell’approvazione in giunta del bilancio, io ero assente perché malato ”
E’ fatto noto che molti dei tagli in bilancio dipendono dal governo centrale che ha chiaramente legiferato in materia.
“Pur consapevole dei tagli ai trasferimenti – continua Magellano – e dei vincoli per il rispetto del patto di stabilità previsti dalla legge finanziaria 2011, sono convinto che uno dei settori da salvaguardare e su cui investire fosse quello che prevede momenti di sana aggregazione e socializzazione, mentre questo bilancio non ha posto la minima attenzione allo sport, anzi i capitoli destinati alle attività sportive sono stati quasi del tutto azzerati, trasformando in un miraggio anche la prospettiva di una piscina comunale, progetto che rappresenta un impegno elettorale assunto. Pertanto non mi è rimasta alternativa alcuna alle dimissioni. ”
Se le cose stanno così, c’è da aspettarsi una drammatica seduta del consiglio comunale il prossimo 7 luglio in occasione dell’approvazione del bilancio di previsione 2011. Quale sarà la posizione che assumerà Magellano?
“Per spirito di coerenza con me stesso e con gli elettori – dice l’assessore– ho deciso che voterò contro questo bilancio e nella stessa sede chiederò al segretario comunale, dott.ssa Maciariello, di spiegarmi i criteri con cui i tagli sono stati effettuati e le percentuali per tutti i capitoli, avendo la stessa chiaramente sottolineato i limiti imposti dal d.l. 78 del 2010 e dei quali sono perfettamente a conoscenza.”
La presentazione delle dimissioni e l’anticipazione del voto contrario sul bilancio di previsione, apre di fatto una crisi politica all’interno della maggioranza. Se è rilevante il voto contrario di un semplice consigliere comunale di maggioranza, maggior rilievo assume il voto contrario di un assessore perché rappresenta la non condivisione di tutta l’impalcatura finanziaria e politica dell’attività amministrativa dell’Ente.
E’ interessante ascoltare direttamente dall’interessato quale potrà essere, a suo avviso, la reazione dei colleghi della maggioranza in una evenienza del genere:“ Sono preparato a tutto e mi preme sottolineare che la mia è una politica del fare e non quella delle parole o delle grandi promesse, se tutto ciò cozza con un modo di intendere la vita amministrativa che non mi appartiene, sono pronto ad accettare le conseguenze di una decisione meditata e ben ponderata.”
Non è la prima e non sarà l’ultima alzata di scudi del vulcanico assessore, già in altre occasioni è stato protagonista di precise prese di posizione (vedi protezione civile) e non vorremmo si trattasse del segnale del rompete le righe per chi vuole prepararsi già da ora, per la prossima tornata elettorale comunale.
Figueras