E che nessuno si permetta di sentirsi offeso! E che nessuno si pavoneggi con il politically correct! Ovvero che nessuno si avvalga di quell’orientamento ideologico e culturale di estremo rispetto verso tutti, nel quale cioè si evita ogni potenziale offesa verso determinate categorie di persone! Intendendo, in questo caso, quegli individui deputati al “governo” ed al Rispetto, questo sì, della Città di Teano. Anzi a vedere come è “governata” Teano possiamo persino osare di rifarci al detto popolare di dubbia e incerta origine “De rustica progenie, semper villana fuit” e che starebbe per indicare, in tono dispregiativo, che “Colui che discese da stirpe rustica, rimase sempre un individuo rozzo”. Nel caso specifico “stirpe votata alla cultura”, “stirpe votata al senso civico”, “stirpe votata al senso della dignità”, “stirpe votata alla ricerca del bello”. Ed, ancora, sempre a vedere come è “governata” Teano, abbiamo ben donde per poterci rifare anche a quel “Quod non fecerunt barbari, fecerunt Sidicinum (Barberini)”, quella locuzione latina che, tradotta letteralmente, significa «quello che non hanno fatto i barbari, lo hanno fatto i Barberini (Sidicinum)». E che nessuno si permetta di sentirsi offeso! Perché il suo presunto sentimento di offesa non potrebbe mai essere paragonato al senso di umiliazione, vergogna, prostrazione che abbiamo provato noi, allorquando, abbiamo avuto il coraggio di portare in visita nella nostra Città, alcuni nostri ospiti provenienti da altre amene realtà extra regione. L’imbarazzo e la vergogna sono rimasti appiccicati indelebilmente sulla nostra pelle e nelle nostre viscere ed, ancora oggi, non ci danno quiete.
Desolazione, sporcizia, incuria, abbandono ed inciviltà sono state le cartoline da visita che i nostri incolpevoli ospiti hanno portato nel bagaglio dei loro ricordi. “Ma perché?”, ci chiedevano. E cari i nostri rampanti “amministratori”, secondo il vostro altissimo senso etico-morale che proviene dalla vostra personale “stirpe votata alla cultura”, “stirpe votata al senso civico”, “stirpe votata al senso della dignità”, “stirpe votata alla ricerca del bello”, cosa avremmo dovuto rispondere? Di grazia, perché non ci consigliate un’adeguata e plausibile risposta, qualora dovessimo avere l’incauta, infelice ed improbabile nostra futura malaugurata idea di portare qualche altro ospite a Teano? Cosa dovremmo portare a giustificazione quando, sempre in compagnia dei nostri ospiti, un “incazzato” nostro concittadino ci vomitava addosso tutta la sua disperazione per la mancata e cronica carenza di acqua potabile (Frazioni)? Cosa dovremmo portare a giustificazione quando, sempre in compagnia dei nostri ospiti, un altro “incazzato” nostro concittadino ci vomitava addosso tutta la sua delusione per il mancato finanziamento per l’edilizia scolastica? Cosa dovremmo portare a giustificazione quando, sempre in compagnia dei nostri ospiti, un altro “incazzato” nostro concittadino ci vomitava addosso tutta la sua rabbia per la mancata raccolta del vetro?
E, naturalmente, tutte queste accorate invettive, in presenza dei nostri ospiti allibiti. “Ma come, non ci avevi detto che Teano era una Città di imparagonabile bellezza architettonica, l’antica porta della Campania Felix, la Culla dell’Unità d’Italia la Città dei fieri Sidicini posta all’ingresso del Parco Naturalistico del Roccamonfina-Foce del Garigliano, degna per vocazione ad essere inserita nei più blasonati percorsi turistici della Campania?”. Ebbene, cari i nostri rampanti “amministratori”, secondo il vostro altissimo senso etico-morale che proviene dalla vostra personale “stirpe votata alla cultura”, “stirpe votata al senso civico”, “stirpe votata al senso della dignità”, “stirpe votata alla ricerca del bello”, cosa avremmo dovuto rispondere? Forse che Teano è la Città delle “Cittadinanze Onorarie” o degli “Atti di Indirizzo”? Oppure molto più sinteticamente e più banalmente ed elementare che “quod a capite foetet piscis”, ovvero che “il pesce puzza dalla testa”? Come a dire che chi ha delle responsabilità o è capo di qualcosa (o qualcuno) è sempre un cattivo esempio per chi lo segue, ovvero: il male arriva sempre dall’alto. Concordate con noi? E, qualora non concordaste, provate a confutare le ormai consolidate convinzioni di chi ha ancora l’imbarazzo e la vergogna che gli sono rimasti appiccicati indelebilmente sulla pelle e nelle viscere e che, ancora oggi, non gli danno quiete. E che nessuno si permetta di sentirsi offeso! Semmai si valuti, con umiltà, di battere in ritirata ….ammettendo il proprio evidente fallimento. Sempreché anche voi, in quanto umani, siate dotati come noi, dei sensi dell’imbarazzo e della vergogna …Anche questa è una “stirpe”!
Pasquale Di Benedetto