Certamente in un paese, in cui tutto sembra immobile da tempo e con guizzi di sviluppo culturale, dovuti alle ricchezze storiche sempre troppo sottosviluppate rispetto al loro valore, si ha la sensazione (e non solo) che la volontà popolare di emergere, di riqualificare degnamente il territorio, di preservarlo per venire fuori da uno scenario di povertà latente, non sia solo quella di dire “ per continuare a vivere bisogna arrangiarsi”.
Retaggio molto campano questo, storico, ma anche non tanto fallimentare viste le idee che poi hanno creato la storia della voglia di emergere.
La realtà sidicina si lega molto al suo territorio, alle origini contadine fiorite su terreni ideali e bagnati da acque ricche di minerali, che scendono dal Monte di Roccamonfina. Acque che hanno creato indotti famosi e che hanno arricchito il sottosuolo. In tale contesto, il territorio sidicino si presta a svariate coltivazioni di cui molte biologiche. Si presta altresì, tra valli e monti, al rilancio ed all’allevamento di maialini teanesi del tutto autoctoni nelle origini.
La volontà popolare è ricca di risorse e si evolve sempre più, insieme a tutti i territori adiacenti, nell’armonizzarsi alla natura, gravida e buona madre, che ci dona il meglio sia culturalmente che territorialmente.
La prefazione era d’obbligo, per affrontare il tema di due impianti di rifiuti che, la Regione Campania, vuole insediare nel nostro territorio. Uno di questi con dicitura di trasformazione di rifiuti non pericolosi e pericolosi.
La volontà dei Sindaci, succedutisi negli anni, che dall’inizio della vicenda sembravano essere favorevoli al BIOdigestore, si è mano mano trasformata nella volontà di non deturpare il territorio. Di preservarlo. Soprattutto innanzi ad un dichiarato stoccaggio anche di rifiuti pericolosi.
Ultimo, ad opporsi all’Ecomostro, che di ECO forse non ne ha tanto e neppure di BIO, è la volontà del nostro attuale Sindaco Alfredo D’Andrea che, ha deliberato con il suo Consiglio, di opporre ricorso.
Ricorso avverso al decreto Dirigenziale Regione Campania per la “realizzazione di un impianto di digestione rifiuti” in località S. Croce di Teano, da parte di GE.S.I.A. S.p.A..
Il verbale redatto parla chiaro. Nomina un avvocato per costituirsi parte avversa e demanda quest’ultimo a presentare e presidiare il ricorso.
Potete leggerlo qui sotto all’articolo.
Orbene, la volontà di salvare questo territorio, diventa palpabile.
Si potrà dire di essere all’inizio per venirne fuori e…. e ce la possiamo fare?
Ai posteri ed ai Sindaci (la diatriba sarà lunga e angosciante) l’arduo compito di restare fermi nel loro fare e di opporsi sempre a chiunque voglia imporre simili scempi in questo luogo perfetto così com’è.
E… caro Sindaco, non dimentichiamo anche il secondo sito di impianto rifiuti, perché
Teano ed i Teanesi non vogliono sul suo territorio simili nefandezze!
Carmela Basile