L’11 settembre scorso il Sindaco Di Benedetto e la sua Giunta hanno approvato una delibera con la quale aderiscono alla richiesta di mobilità avanzata da due Vigili Urbani in forza al comando cittadino. Si tratta di Jole di Lorenzo di Teano e di Mariano Miraglia di Mondragone.
Appena qualche mese fa il comandante Antonio Di Nardo, sempre con la stessa procedura, ottenne il trasferimento presso altro Comune ma c’è da precisare che la sua richiesta di mobilità era stata già avanzata sotto la precedente amministrazione come pure le dimissioni di un altro vigile, la giovane e promettente Giovanna Cerchia che ritenne di ricercarsi maggiori spazi addirittura nella Capitale.
L’attuale organico della Polizia Municipale di Teano non gode di buona salute poiché mancano per completare l’organico, tredici agenti, su di un territorio di circa 90 chilometri quadrati, 13mila cittadini distribuiti sul centro cittadino e 18 frazioni. Questa ulteriore prospettiva di dover rinunciare ad altri due vigili ha creato disorientamento nell’opinione pubblica che prova a dare una spiegazione ad un insolito fenomeno.
Secondo una delle interpretazioni giornalistiche di recente pubblicazione, si vorrebbe attribuire alla nuova Amministrazione la responsabilità indiretta di quella che potrebbe a prima vista apparire come una vera e propria fuga. Una interpretazione forse un poco spinta anche perché manca la voce di dentro, c’è solo il parere della deputata del PD di origini teanesi, Pina Picierno che però, pur definendo la vicenda “preoccupante” si astiene molto opportunamente dall’attribuire la responsabilità all’attuale amministrazione.
Poiché si tratta di un argomento delicato, in una fase in cui il personale del Comune è diventato per alcune vicende o atteggiamenti, il protagonista del primo trimestre della nuova amministrazione, abbiamo voluto ed ottenuto di ascoltare dalla viva voce dell’assessore al personale, il dottore Eduardo Sacco, la versione ufficiale, cioè cosa esattamente significa questa vicenda e che peso avrà sul futuro della specifica funzione.
“Intanto preciso che quella del Comandante, della vigile Cerchia e quella dei due vigili sono due vicende del tutto slegate tra loro, realizzatesi in epoche diverse ed addirittura quella del comandante è iniziata molti mesi prima del termine della passata amministrazione e dunque non abbiamo alcuna paternità del trasferimento, se non quello di aver autorizzato formalmente il trasferimento. La richiesta dei due giovani vigili mi sembra un fatto normale, se un giovane ritiene di poter ricercare altrove spazi o condizioni di vita diversi, non possiamo essere certo noi a vietarlo”
Si è vero ma intanto l’organico si riduce di altre due unità
“Il contratto che i due vigili hanno firmato con il nostro comune prevede una permanenza nella mansione di almeno cinque anni prima di poter essere trasferito. C’è dunque il tempo per provvedere alla loro sostituzione”
Metterete una toppa, dunque!
“Non si tratta di mettere una toppa, noi vogliamo arrivare al completamento dell’organico perché lo riteniamo una delle priorità, le necessità di una efficiente polizia Municipale ci sembra sia condivisa da tutti e noi vogliamo realizzarla. Ipotizzare progetti di fuga come reazione all’insediamento di una nuova amministrazione ci sembra un esercizio di scarso valore logico. Anzi a tal proposito, poiché è stata ipotizzata una correlazione, tra le due vicende, non mi stanco di ribadire che la sostituzione della Segretaria Comunale fa parte di una procedura assolutamente prevista e consolidata nella maggior parte dei cambi di amministrazione“.
Le polemiche passano ma la realtà resta. Il problema del ridotto organico del comando Municipale dei vigili Urbani è una realtà alla quale dovrà essere posta mano ed al più presto nel rispetto delle procedure e dell’imminente stesura del bilancio comunale.
Severino Cipullo