L’associazione culturale di Pignataro Maggiore “La Città del Sole”, sabato 6 novembre, nell’aula magna dell’IAC Martone, presenterà all’opinione pubblica l’importante testo, unico nel suo genere storiografico. Molte le presenze confermate: dagli storici e studiosi Felicio Corvese, Giuseppe Angelone e Gianni Cerchia, e svariate personalità istituzionali, a partire dal Sindaco Giorgio Magliocca.
A sfondo della importante cerimonia verrà allestita una mostra, con foto e documenti da esporre durante la presentazione e verranno recitate alcune brevi letture, tratte da vere testimonianze raccolte nel corso degli anni, di chi ha vissuto in prima persona quei tragici episodi accaduti a Pignataro, nell’ottobre del 1943. Quello stesso giorno andrà in distribuzione il testo, curato da Borrelli.Giovanni
Questo volume è importante perché ha riportato alla luce le stragi avvenute in questo territorio che erano state taciute dagli storici.
La ricostruzione è avvenuta soprattutto mediante le testimonianze di protagonisti o testimoni
oculari della vicende. Le vittime trucidate dai nazisti appunto nel territorio di Pignataro erano state dimenticate dalla collettività e questo lutto non era stato elaborato ma, grazie a questo straordinario testo, avranno voce. Molte delle testimonianze riportate sono estremamente drammatiche e dolorose. Ad esempio viene raccontata la storia di un figlio che mentre trasportava con il papà delle balle di fieno, è costretto ad assistere all’uccisione da parte dei tedeschi , del proprio padre.
Viene raccontata anche la forma di resistenza adottata dai contadini del luogo che volevano difendersi dalle offese ricevute dai tedeschi che, andavano nelle loro “masserie” e razziavano tutto ciò che trovavano. Una testimonianza riporta l’uccisione di un tedesco che provocò una strage di
contadini. Questi braccianti furono costretti a scavare delle grandi fosse e giustiziati sul luogo. Amareggia parecchio il fatto che non si ha ricordo di queste vicende come invece lo si ha per le stragi delle città di Bellona e Caiazzo.
Il ricordo individuale ha acceso un faro sulla vicenda e il recupero che è stato fatto, va restituito alla comunità.
Liberina Russo