Per iniziativa della FAO, si è tenuta il 16 ottobre la “Giornata Mondiale dell’Alimentazione”. Tema quanto mai interessante, attuale e pressante perché finalmente in larghi strati dell’opinione pubblica mondiale sta montando la consapevolezza che un errato uso delle risorse alimentari genera gravi danni sulla salute dei singoli e di intere popolazioni nonché alterazioni difficilmente riparabili nel fragile equilibrio ambientale.
Non è sembrato eccessivo l’appello lanciato da qualcuno per l’introduzione nei programmi scolastici di un percorso formativo volto ad educare fin da piccoli i cittadini ad un approccio corretto con il complesso sistema dell’alimentazione.
Su questo terreno appaiono ancora flebili ed insufficienti le risposte che la società civile, le istituzioni ed il mondo della formazione approntano per far crescere una diffusa coscienza nelle famiglie e, in particolar modo, nei giovani. Proprio pensando a questo limite, ci è sembrato un momento di straordinario impegno culturale e civile quello vissuto nella giornata del 16 ottobre presso l’Istituto Alberghiero di Teano, unico istituto scolastico in tutta la provincia di Caserta ad accogliere l’appello lanciato dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, di concerto con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, di dedicare, nelle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado, l’attività didattica
della giornata del 16 ottobre 2018 al tema della Giornata mondiale dell’alimentazione 2018, con il titolo “ Le azioni sono il nostro futuro. Un mondo a Fame Zero entro il 2030 è possibile ”.
Grazie alla sensibilità ed al dinamismo della nuova Dirigente Scolastica Annamaria Orso, è stato offerto ai presenti l’opportunità di partecipare ad un confronto di notevole spessore culturale tra esperti del mondo universitario, scientifico e rappresentanti delle istituzioni. E’ stato affrontato il tema dello stridente contrasto tra le aree in cui si muore per fame e malnutrizione e le aree in cui si registra un forte incremento dell’obesità; è stato affrontato il tema della dieta mediterranea con la sua eloquente “piramide” alimentare”, è stato affrontato il tema dello spreco di alimenti che confluiscono nelle discariche ed inquinano l’ambiente con l’emissione di gas serra; è stato illustrato il rapporto tra i diversi alimenti di cui ci nutriamo e le risorse naturali che si consumano per la loro produzione.
Molto suggestivo è stato l’intervento del Dott. Dino D’andrea che, in veste di ricercatore, ha dimostrato l’esistenza di forti somiglianze tra l’immagine ottenuta con la scansione computerizzata di alcuni alimenti e quella dell’organo umano che ricava giovamento dal loro consumo (noce/cervello; nocciola/cuore; mela/polmoni, ecc.).
Ma forse la notizia più interessante per noi cittadini di Teano, è quella fornita nel corso del convegno dal Sindaco di Teano, e confermata dal presidente della Provincia Giorgio Magliocca, circa il futuro dell’IPPSART di Teano. Siamo stati rassicurati sul fallimento dei tentativi messi in atto da altre realtà territoriali di “scippare” a Teano l’Istituto Alberghiero. L’Ippsart resterà a Teano e verrà rafforzato il suo radicamento nel territorio, anche se allo stato attuale non raggiunge il numero di iscrizioni richiesto dalle norme in vigore.
Anzi, è proprio per raggiungere l’obiettivo di implementare la presenza studentesca portandola ai livelli richiesti, che si sta pensando di aprire una sede distaccata in una città vicina, di cui si è tanto parlato negli ultimi tempi.
Su questo ultimo argomento però è bene esprimere la massima prudenza in quanto, da voci provenienti da ambienti bene informati, sembrerebbe invece che ci siano agli atti provvedimenti formali emessi da organismi direttamente coinvolti ( Dirigente IPSSART Teano e Giunta comunale di Teano) dai quali emergerebbe una precisa volontà di assecondare proprio una sede distaccata ( e poi?…) nelle città di Capua o Pignataro Maggiore e allora? E allora occorre approfondire l’argomento ipotizzando gli effetti di questa decisione tra qualche anno.
Giuseppe Lacetera