“Noi vogliamo sapere, per andare, dove dobbiamo andare, per dove dobbiamo andare? Sa è una semplice informazione”. A quanto leggiamo a più puntate, come Totò e Peppino, gli Assessori di Teano avrebbero perso la “bussola”. Nel senso letterale del termine. E come avrebbero potuto tenere dritta la barra, Loro che, a causa delle “chiare” indicazioni stradali, vivono in una Città pressoché irraggiungibile per il forestiero/turista? Tutta la nostra più umana solidarietà e comprensione, perciò. Ma veramente questa la chiamano politica? Ma veramente questa viene definita Amministrazione o Governo di una Città? Per lo più giovani e valenti, per lo più validi professionisti nelle proprie materie, in politica sembrano apparire come “dilettanti allo sbaraglio” (almeno per quello che leggiamo dalle cronache alle quali non giungono smentite di sorta).
1 …………. per Teano? 2 …………. per Teano?
È l’epoca, questa, dove sardine, grilli, e capre, hanno smesso di appartenere al mondo animale e, perché no, sono scesi nell’agone politico. O zoo politico? D’altronde, in virtù di una sacrosanta libertà di parola e di espressione, si lascia sputare sentenze politiche persino ad un simpatico boscaiolo come Mauro Corona, il quale, da sempre rintanato nella sua baita di montagna, difficilmente riuscirebbe a prendere una metropolitana; figurarsi, quindi, se non possono “governare” ed “amministrare” le sardine, i grilli e le capre! L’arte della Politica, perciò, lasciamola nelle pagine ingiallite (lette e rilette) de La Repubblica di Platone insieme ai suoi Filosofi-Politici.
3 – indicazione……patetica 4 – indicazione……patetica
Un tempo, non quello di Platone, vi erano le sezioni giovanili di partito, le quali secondo le proprie rispettive vedute ideologiche, si producevano in vere e proprie scuole di amministrazione e di governo. Delibere consiliari, di giunta, piani urbanistici, regolamenti comunali, venivano prospettati in maniera certosina affinchè anche i giovani acquisissero gli strumenti basilari da utilizzare eventualmente tra gli scranni del governo cittadino. Insomma per dirla alla maniera del “vecchio” amico Claudio Gliottone: “Sapranno tutto di cibernetica e conosceranno tutta la Storia del mondo (ma non ne sono molto convinto), ma ignorano chi era il Sindaco di Teano quarant’anni fa, cosa ha fatto, come e perché lo ha fatto. E, credimi, senza conoscere il passato locale e recente non si può organizzare il futuro”. Non sta forse qui la motivazione di un certo procedere ondivago e da nomadi dei nostri Assessori?
5 – scusi per il centro storico? 6 – scusi per il centro storico?
Provo a spiegarmi. Come si fa a perseguire un obiettivo senza le giuste competenze, i giusti tempi per prima idearlo, progettarlo, pianificarlo e, quindi, realizzarlo? E per giusti tempi intendiamo quelli necessari dapprima per conoscere la macchina organizzativa, poi gli strumenti e da ultimo le effettive potenzialità per realizzarlo. Appuntarsi sul petto il titolo di assessore per qualche mese, equivale a mettersi sulle spalline il grado di “caporale di giornata”, giustappunto per una “giornata”! Ed il “caporale di giornata”, in un solo giorno, non potrà mai portare a termine nessun incarico effettivo. Ah già, non esiste neppure più il servizio di leva…..
7 – scusi per il centro storico?
Ci sono “obiettivi”, però, che non hanno bisogno nemmeno di una “giornata” per essere realizzati. Tra questi, per una Città che si reputa tale, che voglia assurgere a potenziale Centro Turistico, vi è quello della cosa più banale ed elementare: la segnaletica indicativa. Qui, non vi sono scusanti di sorta. Né per il Sindaco di questa Città, né per gli Assessori “caporali di giornata”, né per i Dirigenti o Funzionari preposti. Tale condizione in cui versa la segnaletica di Teano è indice, non di mala amministrazione, bensì di sciatteria, indolenza, arretratezza, trasandatezza, dozzinalità. È mancanza di rispetto verso il cittadino e verso chi vorrebbe raggiungere la Città, il suo Centro Storico o il suo Museo archeologico. Mancanza non del “navigatore satellitare”, bensì del “navigatore culturale”. “Un centro storico che, se valorizzato e promosso turisticamente, se ben tenuto e pavimentato, se restaurato e rimesso in ordine, se dotato di un idoneo arredo urbano, genererebbe occasioni di reddito notevoli per la città e numerose visite guidate. Nulla gli manca per attrarre…” (Tripadvisor, Inc.- Ermanno Di Sandro ha scritto una recensione a feb 2017 Aprilia, Italia).
Paquale Di Benedetto