Il Museo Archeologico è stato degnamente festeggiato per il suo 10° compleanno ed in dono ha ricevuto una nuova associazione che si chiama, per l’appunto “Associazione Amici del Museo di Teanum Sidicinum”.
L’occasione per ripercorrere questi primi dieci anni della pur breve storia del nostro Museo, è stata fornita da una iniziativa dell’Associazione FIDAPA che, congiuntamente alla Soprintendenza per i Beni Archeologici ed il Comune di Teano, hanno promosso una giornata di incontri, dibattiti e rappresentazioni sceniche curate dall’associazione I Liberi e l’Istituto Ugo Foscolo.
L’incontro dibattito, svoltosi nella giornata di venerdi 25 marzo, si è avvalso delle qualificatissime testimonianze di Adele Campanelli ,che ha coordinato il dibattito, dell’ ex Soprintentente di Teano Stefano De Caro, di Tommaso De Simone presidente della Camera di Commercio di Caserta, Valeria Sampaolo del Museo Archeologico di Napoli e Fausto Zevi, uno dei principali protagonisti della prima parte della storia del Museo Sidicino. A fare gli onori di casa il Sindaco Raffaele Picierno. Ma, il vero protagonista della serata ci è sembrato essere, anche per le continue testimonianze ricevute in questa occasione, il dottore Francesco Sirano, attuale responsabile delle strutture museali , teatrali e patrimonio archeologico sidicino.
Il giusto riconoscimento a chi ha dedicato anni della propria vita professionale a questo grande patrimonio che la storia ha voluto riservare alla nostra città, a colui che in fondo con le sue pressioni, segnalazioni ed analisi ha sensibilizzato i promotori di questa ricca giornata dedicata al nostro Museo.
Forse nell’intento di sottolineare il valore delle cose fatte e del patrimonio da custodire e valorizzare per renderlo disponibile per le attuali e future generazioni, ci si è dimenticati, e purtroppo è una dimenticanza che si ripete di frequente, di chi, questo museo lo ha voluto, di chi con molta lungimiranza ne sollecitò la fattibilità ma non ne potè godere dei risultati: il compianto Professore Maglione, già sindaco della nostra città.
Il notaio Romano Naschi, con la chiarezza di linguaggio che lo contraddistingue, ha illustrato le finalità e le modalità previste nello statuto della nuova associazione “Amici del Museo Teanum Sidicinum”. L’associazione dovrebbe avviare iniziative promozionali, relazionali e gestionali, ricercare finanziamenti per la soluzione di piccoli problemi di manutenzione della struttura, insomma rappresentare una utile collaboratrice dei responsabili istituzionali per tutto quanto concerne la vita e lo sviluppo anche di immagine del nostro Museo. Sono previsti tutti i livelli di associazione, dal socio fondatore al socio sostenitore, al socio ordinario, al socio collaboratore, insomma una classificazione che ai molti è sembrata incomprensibile per le finalità stesse e dell’associazione. La quota associativa fissata inizialmente in 150 euro è scesa poco dopo a 100 euro annui. Forse poteva essere fatta qualche riflessione in più sull’importo della quota, ciò che ai promotori può sembrare una inezia, per molti ,che pure si sentono di essere amici del Museo, potrebbe rappresentare un costo non sostenibile.
Dire a queste persone che possono iscriversi quali soci collaboratori, sarebbe come classificare i soci in benestanti e nullatenenti. Ed allora si poteva pensare di fissare una quota minima per esempio, di 20 euro annui e lasciare a quelli che dispongono di maggiori risorse di integrare con versamenti a piacere. Ma forse con questo sistema non si fa selezione e allora…. , e allora lasciamo ai promotori la responsabilità di recepire o no, questo modesto e non richiesto parere.
Antonio Guttoriello