Quanti faranno la fine di frittata del pulcino asfaltato da un trattorone in queste elezioni municipali in confezione e quanti lo seguiranno alla resa dei conti ( spoglio). Ci siamo già accorti dalle elezioni presidenziali che le idee scarseggiano, i nomi pure, è un tempo di vacche sparute, scheletriche. Dopo l’inopportuna immolazione di due "salme", pure poco simpatiche ( anche l’estetica vuole la sua parte) niente di meglio e di nuovo che ripescare Napolitano. E tutti felici e contenti, fino a quando? A me sembra che la storia si ripeta anche per le comunali: tanto fumo, poco arrosto. Sei liste, poi ridotte a quattro.Tracciamone un succinto profilo:
a) Lista Scoglio-Picierno: dopo il sacrificio dell’ineffabile Ruggiero ecco la formazione a tartaruga tipica dei ROmani quando non volevano soccombere. A guidarla non c’è un veterano di Pompeo, Caio Mario, o Giulio Cesare, ma un "altalenante" almeno fino a qualche tempo fa giovane avvopanterino. E poi? Ritorna in campo l’altrettanto giovane radiologo D’Andrea di cui piacciono la ruggente schiettezza ed elegante entusiasmo e soprattutto il mappamondo azzurro in bella vista sul tavolo da studio, bellissimo. Pare una lista simpatica e di buona volontà. Auguri e mappamondi maschi, a meno di un altro diabolico piano di Picierno.
b) Lista Di Benedetto-Maurizio-Sacco (manca Vanzetti): ottime le strategie , ma a volte un poco utopiche e forse "pilotate", non molto agile, poco tirante, a stimolo zero ( la compagine).
c) Lista Toscano: di buona caratura; garantiscono il discernimento travolgente del prudente veterinario e sostenitori, la tattica serena, placidamente danzante, la presenza di avvenenti fanciulle e , ultimo, ma non per questo meno importante, il bramito di Mario padre o forse meglio di padre Mario più belluino che mai, pronto a fare il pieno di voti., ed è una cosa che sa fare benissimo, caccia a parte.
d) Lista Pasquale : la più misteriosa e impenetrabile di tutte. Quasi napoleonica. Logistica da marine dei tempi di Pearl Harbour. Ma forse alla fine potrebbe fare la fine del pulcino Pi(N)o.
La logica più sensata sarebbe quella di non votare, ma come si fa a dire di no a una figlia!
(frase finale volutamente criptica, scervellatevi)
Giulio De Monaco