La vera dannazione restano i media, la tv, quel modo di fare informazione che insieme a una certa perfidia femminile hanno portato in ‘Persecuzione’ il padre di Filippo e Samuel, l’oncologo Leo Pontecorvo, in un cono d’ombra che si e’ riflesso su tutta la famiglia.
Piperno, 40 anni, che insegna storia della letteratura francese a Tor Vergata, con ‘Inseparabili’ – che, secondo le indiscrezioni piu’ accreditate, Mondadori dovrebbe candidare al Premio Strega 2012 – scioglie i nodi lasciati in sospeso nel primo libro e nello stesso tempo racconta una storia del tutto autonoma, ironica e di una certa crudelta’. Dedicato a Filippo, fratello dello scrittore, il romanzo e’ accompagnato dalle illustrazioni in bianco e nero di Werther Dell’Edera.
La vita di Filippo Pontecorvo, appassionato di fumetti e di donne, autore del cartoon di denuncia sull’infanzia violata ‘Erode e i suoi pargoli’, cambia da quando il suo cartone animato, prodotto con pochi spiccioli, viene acclamato da pubblico e critico a Cannes. La moglie Anna, figlia di un miliardario, ex ballerina-cantante di ‘Non e’ la Rai’ e sempre alla ricerca di una fiction tv da interpretare, per ritorsione gli infligge, racconta l’autore ”il piu’ drastico sciopero sessuale che il loro strambo matrimonio avesse mai conosciuto”.
E il fratello Samuel, chiamato Semi, al quale Filippo e’ sempre stato profondamente legato, lo troviamo vivere giorni di crisi tra investimenti economici sbagliati e un innamoramento, alla vigilia delle nozze, per una rampolla milanese con un debole per l’autoerotismo. Diversi per indole e carattere: Filippo, indolente e abile con le donne, Samuel, bravo negli studi e impacciato con il gentil sesso, tanto che il fratello lo chiama ”frocetto” si trovano a fare i conti con l’impatto che il successo ha sulla vita di chi lo vive e chi lo subisce. Cosi’ i due fratelli uniti come quei pappagallini ‘Inseparabili’ che da piccolo Filippo aveva disegnato facendoli diventare supereroi, si troveranno contrapposti. Semi si sente come una zattera alla deriva, controlla l’ansia con quelle che definisce droghe legalizzate”, e Filippo e’ alle prese con un’esposizione mediatica e sul web che lo trasformano. ”Era fantastico sapere che ora, la’ fuori, c’era un mucchio di gente che, pur non conoscendolo personalmente, digitava il suo nome. Come se di colpo il suo nome significasse qualcosa”, pensa Filippo digitando su Google. Semi ammette di essere un po’ invidioso ma dice: ”Ho visto l’egocentrismo trasformarsi in paranoia, l’ironia lasciare spazio alla pretenziosita’…Ho visto una cosa che credevo di non vedere mai: mio fratello che si prende sul serio. Mio fratello che fa il fico dandosi arie di importanza”.
Samuele rifiuta comunque con forza l’idea che loro due possano essere paragonati a Caino e Abele. Sui due fratelli ha sempre vegliato la madre Rachel e sara’ la sua morte ad aprire la strada a un finale a sorpresa.
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