L’etica politica impone che chi si occupa della cosa pubblica non può esimersi da un commento misurato sui fatti giudiziari di Teano. Secondo i pubblici ministeri ,Gerardina Cozzolino e Francesca De Renzis,” il sindaco Picierno è indagato per il reato di associazione con altri per una pluralità indeterminata di delitti di falso,abusi d’ufficio etc….” Non sollevino perplessità le cose dette perché sono comprensibili , in quanto risposte nervose espresse da protagonisti della vicenda giudiziaria ( Picierno in primis).
Ma la domanda pensata è : “ possibile che due pubblici ministeri abbiano preso abbagli?”; possibile che dopo circa quattro anni di indagini, due pubblici ministeri di rinomata fama per la loro correttezza e meticolosità nell’espletare le indagini possano concludere fino a ipotizzare tali reati ? Anche se fosse giustificabile la reazione del sindaco Picierno, la trovo inadeguata perché nei tanti consigli comunali vocaboli similari a quelli usati dai pubblici ministeri, sono all’ordine del giorno: quante volte il sindaco è stato etichettato come il fagocita ( cellula dell’organismo avente la capacità di inglobare e metabolizzare altre cellule estranee, etc… ) o come l’accentratore dei poteri o il deus ex machina ? Anzi più volte anche lui ama lamentarsi dicendo che i cittadini teanesi lo incolpano per qualsiasi cosa accada a Teano:anche se diluviasse, diceva, la colpa sarebbe stata del Picierno !
Adesso che due stimati pubblici ministeri sottoscrivono un atto pubblico, anche se con parole forti, l’atmosfera si fa di colpo pesante per il sindaco. La verità è che la vicenda giudiziaria, al di là degli esiti di una inchiesta opprimente e silenziosa, è conseguente al modo di operare di chi si occupa della cosa pubblica e di come interpreta ed applica la legge . Nei fatti la legge comunale è stata ideata e votata per dare stabilità alle amministrazioni ed ha dotato la figura del sindaco di enormi poteri, quasi dittatoriali, rendendolo di fatto colui fa e disfa nella collettività che amministra. Per cui quello che sta succedendo rientra nella logica dei fatti. A me è parso fuori luogo leggere sui mass media quello che dice Picierno , perché noto lo stesso nervosismo che osservo guardando i telegiornali o la trasmissione “ annozero”, laddove qualche politico nazionale risponde allo stesso modo alla accuse mosse dalla magistratura .
Certo che il nervosismo è pessimo consigliere ; si tratta in fondo di una informazione di indagine in corso. Condivido, invece , la posizione della giovane onorevole Pina Picierno , quando in più occasioni pubbliche, afferma ad alta voce “che la solidarietà va testimoniata ai magistrati e non alle persone coinvolte e la politica, quella con la P maiuscola, ha il dovere di schierarsi e dire con chiarezza con chi sta e quando si viene colpito da accuse così gravi bisogna farsi da parte e aspettare che la magistratura faccia il suo corso; bisogna parlare, dire ed attribuire le responsabilità dove sono, altrimenti ci si rimette la faccia e si danneggiano le persone perbene e la legalità”. Visto che “dura lex sed lex “, nei fatti che ci riguardano è il caso di applicare la regola d’oro del silenzio e farsi da parte, meditando nel frattempo sulle cose che a Teano si potevano fare ma che il Picierno ha saputo solo promettere ( vedi PUC, Ospedale, dissesto stradale, paralisi dell’edilizia privata, rifiuti solidi urbani….. ), anche per non offendere le intelligenze altrui, almeno fino a quando i fatti non saranno definiti.
Carmine Corbisiero