La canzone Jerusalema sta spopolando sul web grazie al video di un gruppo di ballerini angolani che in un quintal, un tipico cortile delle abitazioni di Luanda, improvvisano semplici passi seguendo il beat coinvolgente del brano. È ora di pranzo, Adilson, Pires, Telma e i loro amici stanno mangiando, chi seduto sul gradino, chi sul muretto, chi in piedi… Partono le prime note di Jerusalema e uno dopo l’altro, senza posare le stoviglie, iniziano ad improvvisare i passi, come se la musica e il ballo li rapissero.
Così, per gioco, i “Fenomenos do semba” decidono di pubblicare il video sui social che nel giro di pochi giorni, diventa virale. “Non ci serve molto per essere felici, un buon piatto, una bella musica, un umile spazio dove poter ballare, ed ecco la nostra festa. Questa è cultura africana”, dicono i tre giovani. E così dall’Angola il ballo si diffonde ovunque, tra giovani e meno giovani, nelle case di riposo portoghesi, nei reparti ospedalieri sudafricani, lungo le spiagge, nelle piazze.
Visto che a Teano abbiamo tante scuole di danza, tante associazioni e tanti “ballerini dentro”, perché non organizzare una Jerusalemachallenge avendo come sfondo i luoghi simbolo del nostro paese? Uniremmo l’utile al dilettevole: faremmo conoscere Teano, poiché ogni video di Jerusalema ottiene numerose visualizzazioni su Youtube e … il ballo fa bene ad ogni età.
Chi accetta la sfida?
Maria Flora Grossi