Durante oltre tre lustri di residenza in Polonia spesso rivivo i luoghi piu’ suggestivi e piu’ caratteristici della mia natia TEANO dove le radici dono sempre piu’ salde.
Via NICOLA GIGLI in gergo nostrano nota come "a RUA" ‘ncppa e abbascio – lunga circa 2 Km. conserva nelle mura la sua storia, negli anfratti le sue tradizioni rionali, nei bassi la sua cultura dove il lavoro era il fiore all’occhiello dello artigianato per ricchi e poveri.
La RUA racconta secoli di storia con le sue mura e con l’operosità teanese. L’arteria inizia da piazza Umberto I fino a Porta Napoli era disseminata, a destra e a manca, di case e di botteghe dalle quali provenivano l’eco delle voci, il tintinnio dei martelli degli scarpari (calzolaio)e il sibilo della sega dei maestr e’ ascia (falegname) insomma la RUA era la strada dei mestieri in poche parole TEANO al lavoro. Il primo a destra lo "scarparo" De Simone, a seguire il baccalaiuolo Martino, la bottega di sali e tabacchi Mastrostefano con annesso bancolotto ,un barbiere altro scarparo De Masi, la fruttivendola "Zerella", la tessitrice De Simone, mia nonna materna, dove trascorrevo lunghe ore intento a guardare il movimento dei piedi e delle mani durante la lavorazione dei manufatti in fibre, la venditrice di carbone indi girando a destra, lunghe le ciclopiche mura che sostengono la parte alta di Teano si intravedono i giardini pensili del conte Marzoccolo ed eccoci alla prima fontana a getto continuo di acqua pura e fresca. Attigui i gradoni che conducevano alla chiesa del "Mondo"(diruta)oggi parte integrante di piazza Municipio e, poco prima, il forno di Turco Antonio. La "RUA" continua case e piccoli anfratti con la stalla del cocchiere Mirabella siamo alla chiese di S.Michele con la rispettiva Congrega sempre presente nelle processioni religiose; accanto altra fontana a getto continuo in modo che al- la popolazione cicrcostante non manchi il bene primario vi- sto che non tutti avevano l’acqua in casa. Ancora una scala, irta e superba pe la sua mole, permette di raggiungere piazza Duomo non prima di superare l’ex Carcere e l’ex convitto di don Pierpaolo (oggi in disusi). Ancora poca strada ecco la lingeria Di Nocera, tabacchi e sementi Bifulco altri gradini-Via S,Maria de’ Foris-siamo all’ex chiesa dei SS.Cosimo e Daniano, distrutta dalla guerra e, dopo vari tentativi di ricostruzione, mai riattivata.
Qui c’era la mia casa, qui ho vissuto per anni, qui i ricordi piu’ belli che rivisito ogni giorno della vita. Finalmente siamo alla fine dell’arteria ancora uno scarparo, bottega utensili vari Moccia, uno scalaro ecco Porta Napoli. Inizia la risalita con la Chiesa di S.Maria delle Grazie, al- tre botteghe: panificio, falegname, calzolaio e da Diana cappelli e ombrelli, gradini per S.Pietro ad Aram,altre case,an- cora qualche bottega siamo al cinema Garibaldi(oggi sede di Museo). Boragine, proprietario del cinema, soleva richiamare l’attenzione della popolazione con musiche sinfoniche e me-loiche, mediante altoparlante, ogni sera prima che iniziasse la programmazione era un segnale gradito. Accanto al cinema il forno alimentato da fascine dove le ma-ni di Angelina impastava e sforava squisite pizze al pomo-doro, olio e basilico nonche’ calzoni ripieni di scarola, pinoli, capperi e acciughe il cui profumo invadeva l’area cir- costante, una folla immensa accorreva soltanto all’odore. Manca poco al termine della "RUA" la sartoria Caliendo ancor scarparo, falegname,il macellaio De Giulio e, dulcis in fundo, il bazar di NICOLA detto "a cazetta" un uomo che lavorava con i ferri per fare calze di lane o di cotone sito nel sottoscala della Casina. Via Nicola Gigli "A RUA" rivisitata mentalmente da ‘ncoppa ab bascio" in una minuziosa descrizione d’epoca voglia essere gradita a quanti così la ricordano e a coloro che oggi non la credano tale. La reminiscenza dell’intero percorso rivive nei ricordi dell’infanzia e della gioventù unitamente agli attori, alla professionalità come all’alacrità delle mansioni svolte con il vocio che animava da ‘ncoppa abbascio la Rua.
Oggi questi personaggi sono rarissimi e costosissimi tanto che conviene comprare nuovo. Via Nicola Gigli la"RUA" oggi e’ vuota di animosita’ percorsa solo da automobili , ieri neanche le carrozze
Arnaldo Minerva