Neanche i morti riescono a portare un po’ di pace e tranquillità nel consiglio comunale. Tra contestazioni ed osservazioni di tipo tecnicistico e di tipo politico l’unico punto all’ordine del giorno “l’approvazione del capitolato d’appalto dei servizi cimiteriali” è stato ancora una volta rinviato per consentire ai capi gruppo consiliari di apportare le modifiche di carattere legale ed amministrative tali da rendere il documento finale almeno non attaccabile dal punto di vista meramente amministrativo.
Eppure un intervento di manutenzione e riparazione sul testo presentato nella precedente seduta, era stato già fatto dalla conferenza dei Capi gruppo solo che, nella stesura presentata ieri sera in consiglio, di quelle modifiche non c’era neanche l’ombra. Dimenticanza? Distrazione? Certo che
IL capitolato per la privatizzazione dei servizi cimiteriali ha comunque evidenziato un’altra particolare situazione. La voce più decisamente ostile alla privatizzazione proposta dalla maggioranza si è levata proprio dai banchi della stessa maggioranza, il consigliere Bruno Ruggiero infatti ha prodotto agli atti un documento nel quale è racchiuso il suo pensiero, che partendo dalla contrarietà alla privatizzazione, contraria ai principi di una buona amministrazione che deve prima verificare se quei servizi possono essere resi dalla struttura pubblica, a minor costo per i cittadini ed utilizzando risorse altrimenti inoperose e poi garantire criteri di trasparenza ed equilibrio che evidentemente in questa fase non è riuscito a riscontrare.
Paradossalmente, favorevole alla privatizzazione si è espresso proprio uno degli elementi più rappresentativi della minoranza, il consigliere Emiddio Scoglio che invece ritiene che la privatizzazione possa dare immediata risposta alle emergenze in cui versa l’attuale sistema cimiteriale perché il pubblico non dispone delle professionalità necessarie per alcune funzioni molto delicate ma anche per la indisponibilità delle stesse risorse lavorative presenti nell’organico comunale. Ma a queste considerazioni si aggiunge la necessità che siano comunque garantiti almeno gli aspetti formali del documento da approvare.
Ma il percorso di questo provvedimento non è facile come sembra e forse la volontà di rinviare la decisione non è solo nella stesura di alcuni articoli, ma è dietro le quinte che si muovono motivazioni che non sono palesi ma che certamente insospettiscono, come l’assenza del vice Sindaco D’Aiello, presente invece allo show di Marisa Laurito, la coincidenza sottolineata dal consigliere Carmine Corbisiero secondo il quale, questi argomenti così delicati vengono sottoposti al vaglio del consiglio sempre alla vigilia delle elezioni, la documentazione presentata in consiglio che non era quella modificata dai capi gruppo e che ha generato il rinvio.
Il consiglio è stato aggiornato a data da destinarsi ma intanto si profila all’orizzonte, venerdì prossimo, un altro consiglio comunale infuocato che dovrà approvare il “Piano casa” che scade il 28 febbraio, pena decadenza.
E anche qui ne ascolteremo delle belle.
Figueras