Caro Direttore,
In genere, per scelta, non amo replicare ad articoli di stampa per evitare sterili strumentalizzazioni; ma, rispetto all’articolo apparso sul Tuo giornale circa l’approvazione del regolamento della consulta , forse è opportuno fare qualche precisazione.
Per sgombrare il campo da facili acrobatiche interpretazioni, preciso che rispetto appieno le personali convinzioni e condivido il sacro diritto del dovere di cronaca , ma questo va esercitato, a mio avviso, riportando fedelmente i fatti e non parte di essi. Nello specifico, il cronista di turno, che ha giustamente elogiato il metodo della concertazione, ha dimenticato di riportare che il consigliere Corbisiero non ha proposto l’approvazione del documento così come era stato elaborato unitamente all’assessore D’Aiello, approvazione che sarebbe avvenuta tout-court , ma ha esordito chiedendo la modifica già del primo articolo. Non si capisce, quindi, perché alla minoranza è consentito proporre modifiche del testo ed alla maggioranza no!
Volendo, poi, entrare nel merito della modifica approvata, è da dimostrare che la stessa sia “ingiustificata, illegittima, incostituzionale e inopportuna”, potrebbe anche essere viceversa rafforzativa ed intesa ad evitare che, per esempio, chi risiede a Teano ma è domiciliato a Canicattì, possa far parte di un consesso che tra l’altro prevede “ …il governo del territorio”. Se si sposta l’angolo di osservazione,come vedi, si modifica anche la prospettiva . Il consigliere Corbisiero, infine, ha affermato “…la proposta dell’assessore La Prova mira ad escludere qualcuno” ; mi duole dire che è totalmente in mala fede,e, per dirla coi latini, “ Malus mala cogitat” –(il cattivo pensa cose cattive); di rimando si potrebbe affermare che forse Lui mira a favorire qualcuno.
Cordialmente
A. La Prova