L’Ospedale di Comunità è una struttura residenziale di assistenza sanitaria primaria che si pone tra la gestione dell’ammalato a domicilio e la assistenza Ospedaliera di diagnosi e cura. Possono quindi fare riferimento gli ammalati cronici in trattamento domiciliare che hanno bisogno di una migliore attenzione terapeutica per una condizione specifica oppure gli ammalati che ,dopo terapia ospedaliera sia essa medica che chirurgica, risolta la fase clinica acuta , hanno bisogno di un periodo di stabilizzazione sotto il controllo infermieristico e medico. Il perno intorno al quale gira la attività di questa struttura sanitaria è il Medico di Medicina Generale, responsabile della assistenza primaria che si andrà ad erogare, della proposta di ricovero e del programma terapeutico impostato. E’implicito che non saranno possibili ricoveri in urgenza ma dovranno essere prima sottoposti alla valutazione di una commissione “ ad hoc” che in modo rapido ne determinerà la validità e la possibile durata.
Durante il ricovero saranno possibili esami di laboratorio attraverso un Centro Prelievi che trasporterà i campioni di sangue al Laboratorio del P.O. di Sessa Aurunca; saranno possibili esami di diagnostica Radiologica , visite specialistiche, trattamento di ulcere ed altre lesioni distrofiche difficili. L’OdC agirà quindi in sinergia con tutte le strutture assistenziali territoriali che sicuramente dovranno essere rimodulate e meglio funzionalizzate per dare servizi sempre più efficienti riducendo il ricorso agli ospedali con ricoveri impropri e che saranno meglio dedicati alle urgenze. Quindi non sarà un ospedale come siamo abituati a pensare e di cui sentiremo sempre più la mancanza,ma di un nuovo modello assistenziale teso a migliorare i servizi sul territorio e che in breve tempo darà frutti apprezzati dalla Città. Si tenga in considerazione che non solo si sono conservati posti di lavoro ma è rimasta la presenza di 20 posti letto di ricovero con possibilità di sviluppo future. Certo essere solo critici e vedere del marcio in tutto ciò che si propone aiuta poco il vivere civile e spesso crea solo ostacoli invece che risultati positivi, mentre sarebbe il caso che si cominciasse realmente a rimboccarsi le maniche e lavorare tutti nello stesso senso di marcia produttivo per un Comune allo sfascio totale.
Consideriamo il tutto come un nuovo inizio dopo i drammi creati dagli errori del passato.
Roberto Conca