“Un fulmine sereno nel cielo”, una notizia che fa ” scolpore” , volendo parafrasare una scena di una famosa commedia di Biagio Izzo.
Non riaprirà l’ospedale di Teano. Almeno a leggere la relazione pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Campania relativa al potenziamento delle strutture ospedaliere in relazione all’emergenza Covid-19, che permetteva di derogare anche al piano ospedaliero regionale. Saranno spesi a Sessa Aurunca circa 2 milioni di euro per rispondere all’offerta sanitaria del territorio. Per Teano e il suo ospedale non c’è un euro. Si infrangono quindi i sogni di una possibile riapertura. Solo la provvidenza divina, a questo punto, può cambiarne le sorti. Non si conoscono i dettagli che hanno portato a questa scelta, così come non è pubblica la relazione che l’ASL di Caserta ha inviato alla Regione Campania dopo richiesta esplicita della stessa e che doveva individuare possibili e ulteriori strutture per fronteggiare eventuali esplosioni del virus covid 19 nel prossimo autunno. Quindi non sappiamo nel dettaglio se l’Asl di Caserta ha scelto di non inserire il nostro ospedale nel piano o se invece , anche dietro esplicita segnalazione, la Regione non ha ritenuto fattibile la proposta. In qualunque caso, Teano e il suo ospedale, non sono stati presi in considerazione. Il piano regionale offriva la possibilità di continuità assistenziale, anche dopo l’emergenza covid, a compensazione dei tagli sanitari effettuati negli anni sui territori per il rientro dalla fase commissariale e senza i vincoli delle disposizioni del piano ospedaliero regionale già approvato, che sanciva la non riapertura dell’ospedale cittadino.
La Redazione