Quando abbiamo ricevuto questo pezzo, con preghiera di pubblicazione, siamo andati letteralmente in tilt. L’argomento è stato già ampiamente pubblicizzato a mezzo stampa e ritenevamo che ormai si potesse passare oltre, invece eccoti arrivare questo pezzo scritto da una studente universitaria di Lettere presso l’ateneo napoletano. Che fare? Nel momento in cui gli studenti sono sul piede di guerra per la riforma Gelmini, la non pubblicazione di un articolo di una universitaria sarebbe stata strumentalizzata come censura, come bavaglio alla libera espressione e tutte le altre osservazioni che di solito si ascoltano in questi casi. La pubblicazione invece potrebbe essere interpretata come una sorta di accanimento pseudoletterario nei confronti di una cittadina che si sforza di fare il meglio che può nell’assolvimento dei suoi compiti istituzionali.
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L’unico turismo che l’assessore Rosaria Pentella può promuovere è quello che va verso l’Accademia della Crusca
“Dicevo c’era la fanfara dei carabinieri questa mattina purtroppo per quistioni di tempo e per motivi della pioggia gli strumenti non erano possibili potersi esprimere nelle loro concerti, nella loro musica”.
Questa è una delle tante frasi alquanto incomprensibili e ricche di errori grammaticali e lessicali, pronunciate, dall’assessore al turismo, l’insegnante Rosaria Pentella, in occasione della cerimonia conclusiva delle celebrazioni del centocinquantesimo anniversario dello Storico Incontro.
L’assessore è stata la “presentatrice” della cerimonia deliziandoci con la sua straordinaria conoscenza della lingua italiana.
Più che un assessore al turismo sembrava una “pessima” presentatrice di una TV locale. Molto probabilmente anche lei si sentiva tale, infatti, ad un certo punto, prima dell’arrivo di Emanuele Filiberto, ha detto : “A ecco qui sto arrivando il Principe, insieme è tutto improvvisato questa mattina, il bello della diretta, il grande fratello “.
Probabilmente l’assessore non si era resa conto di essere portavoce, in quel momento, di un evento storico e culturale di assoluta importanza, e che rappresentava una intera città che, mediamente, è in grado di esprimersi meglio. Ma forse la colpa è stata della pioggia che la distraeva e le impediva di esprimersi in modo corretto o almeno comprensibile.
D’altra parte è stata proprio lei ad esprimere il suo disagio per il tempo al cominciar della cerimonia, asserendo: “La situazione è molto difficile e complicata per tutti. Solo un attimo e faremo a modo per liberarvi : Anzi vi ringrazio per la vostra numerosa presenza, nonostante il tempo. Questo mostra che nei cuori di tutti noi è presente e importante questo momento e quindi questo volevamo vedere le sfilate ma vediamo un tricolore di ombrelli. Non fa niente l’importante esserci, l’importante è fa parte di questa giornata storica”
Gentile assessore in lei sarà anche presente e importante questo evento ma, sicuramente non lo è la lingua italiana per esprimersi a tratti in modo quasi incomprensibile, quindi le consiglio di riaprire (ammesso che lei lo abbia già fatto in passato) un testo di grammatica italiana.
Rina Grande
II Università degli Studi di Napoli
Corso di Lettere e Filosofia