Ancora un’accorata lettera di un teanese che vive lontano, un teanese che ogni anno ritorna nella sua città. Sono lettere autentiche, di gente vera, che non usa termini offensivi ma si capisce che quando ritorna prova solo una grande nostalgia.
Teano mi ha dato i natali, mi ha erudito, Narni mi ha salvato, Napoli mi ha offerto lavoro, Cuneo mi ha formato ferroviere, a Napoli ho chiuso la carriera fino al comando stazione NA Centrale. Da pensionato vivo a Tychy capitale polacca della FIAT.
Ogni giorno leggo il Mattino con sporadiche notizie su Teano, non ha paragone il suo Messaggio completo, ricco di fatti reali. Annualmente sono a Teano, mi piange il cuore vederla sempre piu’ decadente. Dov’e’la Teano dell’infanzia? Dov’e’ il corso che di sera populava di amici e le vetrine mettevano in mostra le novita’,dov’e’ il campanile che scoccava puntalmente le ore? Tutto si e’ fermato,tutto e buio! Dov’e’ l’Ospedale che i nostri emeriti padri hanno sempre portato all’avanguardia?
Dal dopoguerra Teano ha perduto Tenenza CC, Comando GF, pretura e carcere,uffici e scuole dislocati in centri minori ma,anche fino all’ultima goccia di sangue l’Ospedale andava salvato mentre,passivamente,il sindaco Picierno e’ stato inerme e la nipote non ascoltata dal PD. Come si presentera’ TEANO al cospetto televisivo in occasione del 150°? E’ bello indossare la fascia tricolore ma TEANO e’ lugubre,indecorosa:la piazza un disordine, palazzi circostanti fatiscenti che andrebbero tinteggiati,vie sconnesse e fogne maleodoranti da cui fanno capolino zoccole.
Quanti Italiani e Stranieri in televisione vedranno TEANO? Allora diamo un colpa di spugna.
Minerva Arnaldo
Perchè pubblichiamo queste lettere? Perchè il giornale, questo giornale, darà sempre voce a tutti. Comunque, poichè qualcuno, a cui evidentemente non piacciono certi argomenti, si è permesso di affermare che queste lettere sono inventate di sana pianta, ci dichiariamo disponibili, fin da ora a consentire l’accesso al nostro server (l’archivio informatico) per verificare personalmente la provenienza, le firme e gli argomenti delle numerosissime lettere, molte delle quali non abbiamo pubblicate per ovvi motivi di responsabilità.
Ci permettiamo invece di dare un consiglio ai nostri critici, di tenere conto e seriamente, di quanto scrivono questi nostri concittadini e preoccuparsi di dare qualche risposta concreta, positiva. Sarebbe considerato un grande passo avanti su cui costruire una nuova credibilità.
La redazione