B.L. è un signore di mezza età che non perde una processione di Sant’Antonio. Non è residente a Teano ma è coniugato a Calvi Risorta dove è domiciliato presso l’abitazione dei genitori della moglie.
Queste notizie le ha fornite direttamente lui quando lo abbiamo fermato questa mattina, proprio davanti all’ingresso del Santuario, per sapere come si era conclusa la sua avventura iniziata ieri durante la processione di Sant’Antonio. In pratica B.L. non diano le sue generalità per sua stessa espressa richiesta, era partito già dal Santuario per seguire la statua del Santo per tutto il percorso della processione. Ad un certo punto gli è venuto in mente di controllare se nel portafogli c’erano ancora i soldi contanti che aveva deciso di portare con se, per evitare di lasciarli a casa incustoditi. Stupore e terrore insieme: il portafogli non era nella sua abituale tasca, gira, rigira, rivolta le tasche, chiede alla moglie se per caso lo avesse preso lei. Niente da fare, la moglie non aveva idea ma gli ha ricordato che proprio lui aveva affermato di portarsi i soldi per non lasciarli a casa. Insieme alla moglie ed alla figlioletta, ha lasciato trafelato la processione e ha pensato bene di rifare il percorso a ritroso fino al santuario nella speranza, assai vana, di ritrovare il portafogli.
Ha chiesto ad un vigile urbano se qualcuno gli avesse consegnato un portafoglio ma niente. Si è ricordato di essersi confessato nella sacrestia del Santuario e con un ultimo flebile filo di speranza vi ha fatto ritorno ma anche qui non ha ritrovato niente.
Si è diretto verso la propria vettura parcheggiata nell’area adiacente l’Istituto Laurenza in viale Sant’Antonio e qui ha cominciato a rovistare dappertutto nella speranza che il portafogli gli fosse caduto in macchina. Niente da fare. A questo punto la disperazione è salita alle stelle ma anche le invettive della moglie che lo accusava di essere distratto e poco responsabile nel portare una somma così importante (per loro) in un posto così affollato come normalmente si verifica sulla collina di Sant’Antonio. Non restava che recarsi presso la locale stazione dei Carabinieri per la denuncia di rito.
Ma è a questo punto che probabilmente Sant’Antonio ha deciso di fare un piccolo regalo: far ritrovare il portafogli al nostro B. La figlioletta nel salire in macchina si è fatta sfuggire dalle mani un piccolo tamburello acquistato presso le bancarelle, si è chinata per raccoglierlo ed ha visto proprio all’altezza della portiera lato guida oltre al tamburello anche il portafogli del papà.
Una gioia inimmaginabile da parte dell’intera famiglia ma soprattutto tanti baci alla piccola che con un altro momento di distrazione ha fatto ritrovare il portafogli.
Ma il miracolo dove sta? Pensandoci bene sta proprio nella caduta del tamburello perché se fossero partiti non sappiamo se poi il portafogli sarebbe rimasto li per terra e per molto tempo. Non possiamo però affermare con certezza se in quel momento S.Antonio stava seguendo questo caso o se invece era impegnato negli altri 13 miracoli giornalieri.
Rosa Chirico