Con questo titolo iniziava l’articolo attraverso il quale un nostro lettore contestava alla dirigenza del 1° Circolo didattico di Teano, alcune decisioni ovvero mancate decisioni che avrebbero, ad avviso dell’articolista, creato situazioni di grave disagio agli alunni ospitati presso l’edificio G.Garibaldi di Teano Centro.
La reazione della Dirigente professoressa Antonietta Ragosta non si è fatta attendere e, prima ha convocato il Consiglio di Circolo, nel quale ha confutato ogni singola contestazione e poi ha affisso una lettera all’albo dei genitori e dei docenti. Anche il nostro giornale è stato coinvolto in questo giro di rettifiche e noi ci siamo dichiarati disponibili a pubblicare integralmente ed immediatamente, la nota della Dirigente, seguita solo da una nostra breve nota.
“Nel numero scorso de “Il Messaggio” (19/01/2011) è stato pubblicato un articolo a firma di un/una non meglio identificato/a Giosa; un articolo fortemente lesivo dell’immagine della Scuola nonché della mia professionalità.
Le tematiche e gli episodi contestati sono stati da me puntualmente confutati in Consiglio di Circolo, seduta del 26/01/2011, attraverso una lettera affissa all’albo genitori ed all’albo docenti/ata del Circolo. Inoltre sono stati adottati i provvedimenti del caso.
Voglio però che anche tutti i lettori sappiano dell’infondatezza delle accuse mosse, infondatezza attestata da prove documentali e verbali legate alle vicende citate.
Infatti poiché “fa più rumore un albero che cade di una foresta che cresce” non permetto a nessuno, men che meno a una persona che opera in uno…..anonimato, di intaccare con assurde affermazioni la validità e la proficuità del lavoro educativo-didattico che ha reso noto il nostro Circolo anche a livello nazionale.
Vi ringrazio per l’attenzione
Antonietta Ragosta
Dirigente del 1° Circolo Didattico di Teano
Abbiamo pubblicato l’articolo di Giosa e la replica della Dirigente Ragosta. C’è un ultimo passaggio che però non tocca a noi fare: Se da una parte c’è un genitore e dall’altra una validissima docente, il risultato non può essere che un confronto aperto e leale, nel rispetto reciproco e nell’esclusivo interesse dei veri protagonisti, gli alunni.
La Redazione