Tutto è cominciato con un invito pervenuto al Gruppo de Il Messaggio su FB da parte di Don Antonello Giannotti, parroco della Chiesa di Cristo Redentore di Caserta. L’invito era semplice, unitevi a noi per manifestare pacificamente e silenziosamente contro la tragedia della terra dei fuochi e di tutte quelle attività criminali che inquinano le nostre terre diffondendo malattie, morti e dolere.
E Teano ha accolto l’invito con una partecipazione definita da qualcuno, sorprendente. Tre pullman sono partiti ieri sabato 9 novembre da Teano con passeggeri eccezionali: tantissimi giovani dell’Istituto ISISS Ugo Foscolo, alcuni Scout, tanti bambini delle scuole primarie accompagnati dai genitori e tanti adulti. Erano partecipi anche il Sindaco di Teano, Nicola Di Benedetto con moglie e figlio, gli assessori Gemma Tizzano e Mario Migliozzi, le consigliere Adele Passeretti e Rapa, l’ex vicesindaco Emiddio Scoglio, ma tutti hanno lasciato a casa le cariche istituzionali, si sono mischiati alle altre famiglie ed hanno condiviso questa magnifica esperienza.
Sembrava una impresa impossibile, altre volte, in questi ultimi tempi, la città non aveva accolto sollecitazioni in tal senso ma questa volta c’è stata la determinazione, la partecipazione, la convinta adesione ad un problema segnalato dai mass media e dalla vicinanza territoriale al problema. L’organizzazione e la preparazione è caduta quasi tutta sulle spalle (grandi) del dinamico Alessandro Lepre ed alcuni componenti del Gruppo il Messaggio che, con i suoi 1030 iscritti, ha rappresentato la forza trainante di questa partecipazione.
Dunque Teano è arrivata in massa a Caserta e si è presentata con un grande striscione con una semplice scritta:TEANO. Dietro questo striscione decine e decine di volti giovanili, bambine orgogliose del cartellone che avevano preparato con le rispettive mamme, gli scout che sbandieravano il simbolo della pace, il bianco lenzuolo degli studenti dell’ISIIS con la scritta “Sempre presenti!”festanti, allegri, quasi a voler respingere con il solo sorriso lo spettro della terrificante previsione del pentito Schiavone. Molti i messaggi di concittadini impossibilitati a partecipare ma che hanno voluto far giungere la loro condivisione e vicinanza.
Don Patriciello, don Antonello e tanti altri hanno voluto farsi fotografare e fotografare loro stessi il gruppo di Teano. Ma il capolavoro lo hanno fatto i giovani dell’ISISS durante l’intero percorso del corteo che da Piazza Pitesti si è disteso fino a Piazza Vanvitelli praticamente un unico cordone che ha idealmente avvolto l’intero centro di Caserta. Era stato annunciato un corteo silenzioso e tale è stato nella prima parte del corteo ma, gli organizzatori non hanno fatto il conto con la gioventù, come fai a far tacere la gioventù? Quasi all’altezza del Monumento ai caduti, all’inizio del corso Trieste, i giovani di Teano hanno cominciato a lanciare slogan, assolutamente attinenti al tema, che hanno emozionato i tanti cittadini assiepati ai bordi della strada. Il più gettonato, se così si può dire, è stato questo:” Mio nonno contadino me lo ha insegnato, lottare per la terra non è un reato!” e ancora inviti canori alla gente che dai balconi applaudiva, ad unirsi a loro.
Il fiume di persone che hanno voluto aderire, si stimano almeno 10mila partecipanti, si è riunita in un ultimo abbraccio davanti al Comune di Caserta per ascoltare il messaggio di don Patriciello e Don Antonello. Un invito a lottare per la vita, per salvaguardare la propria terra, per difendere il futuro dei nostri figli.
Il ritorno a casa, tanti volti un po’ stanchi, ma si scorgeva nell’espressione di tutti la soddisfazione di esserci stati, la soddisfazione di aver potuto constatare che forse, a parte la città di Caserta, la nostra Teano è stato l’unico Comune partecipe con una delegazione così numerosa.
Il servizio fotografico è stato curato da Valter Giarrusso e Marco Guttoriello