Ci auguriamo che i nostri lettori abbiamo avuto modo di visionare il videogiornale, pubblicato qualche ora fa, trasmesso da Rai3 nel 2002. Ora potranno meglio apprezzare le espressioni di soddisfazione (OGGI E’ UNA GIORNATA IMPORTANTE!) pronunciate da tutti i relatori che si sono succeduti ai microfoni del tavolo d’onore, organizzato nel piazzale interno dell’ospedale e rivolte agli addetti ai lavori del settore della sanità, a qualche politico, a qualche amico dei politico, ai medici e i parasanitari, gli unici che hanno partecipato all’ennesima farsa sul nostro ex ospedale.
I pochi cittadini presenti si sono stropicciati gli occhi e sturate le orecchie quando l’onorevole Mario Landolfi ha pronunciato questa solenne frase. Hanno avuto la certezza di aver capito bene dopo che la stessa frase l’ha ripetuta il Sindaco Picierno che ha sottolineato la coincidenza dell’evento con una bella giornata primaverile. Uno sprazzo di sincerità ci è sembrato di coglierlo dal breve intervento del consigliere regionale Massimo Grimaldi che, nel portare il saluto del Presidente Caldoro (puntualmente impegnato in altri precedenti impegni istituzionali) ha affermato che la situazione economica del settore della sanità campana ha imposto alla giunta regionale di recepire e difendere il piano di razionalizzazione ereditato dalla precedente giunta Regionale. Una prolissa e stucchevole relazione letta dal vice presidente dell’ordine dei medici casertano ha aumentato il tormento dei pochi presenti che stazionavano al sole coperti da un provvidenziale gazebo.
Il Commissario dell’ASL CE1 Menduni, ha fatto gli onori di casa ed ha spiegato che dopo tutto i cittadini di Teano e l’intera comunità dell’ex distretto ospedaliero, devono ritenersi fortunati ed apprezzare quello che si è fatto, perché le sorti del nostro ospedale erano segnate già da una decina di anni come ha confermato molto lealmente il Direttore Sanitario Diego Colacci.
In questi anni invece la classe politica, quella di destra e quella di sinistra, hanno giocato a ping pong, rimpallandosi le responsabilità e disertando puntualmente ogni iniziativa locale, spesso promossa da comitati spontanei di cittadini e dai sindacati, attivata per scongiurare praticamente proprio quello cui abbiamo assistito questa mattina.
C’è stata anche la sfilata delle autorità politiche e sanitarie, tutti tronfi di orgoglio, in corteo per i vari reparti vuoti dell’ospedale, dove si svolgerà questa nuova attività assistenziale ma qui, contrariamente a quanto forse si aspettavano, hanno potuto respirare un’atmosfera di ostilità, di rancore, di rabbia tra gli addetti ai lavori ed i pochi cittadini che avrebbero voluto manifestare tutto il loro sdegno ma, la civiltà ed il senso della dignità, hanno prevalso. Nel loro giro d’onore però, hanno avuto la possibilità di leggere i manifesti apposti all’interno della struttura da parte di mano anonime, ma che descrivevano compiutamente lo stato e gli umori degli operatori e della popolazione.
Riteniamo opportuno, in questa fase, non soffermarci sulle modalità e limiti di questa nuova funzione, che comunque è meglio di niente, ma non per questo dobbiamo passare per quelli che sono convinti che “chi si contenta gode” sarà utile invece, informare i nostri lettori, che sarà il medico di famiglia che stabilirà, sotto la propria responsabilità , quando un paziente potrà avere accesso a questa struttura e quando invece dovrà ricorrere ad altre e più complete strutture ospedaliere. Su questo aspetto ci riserviamo di pubblicare ad horas una informativa pervenutaci dal dottore Carmine Corbisiero, profondo conoscitore dei meccanismi di funzionamento e delle procedure da adottare. La responsabilità dell’intera struttura di assistenza è stata affidata al dottore Roberto Conca che, una volta raggiunto questo importante traguardo professionale, secondo indiscrezioni raccolte da amici di partito, dovrebbe cedere le redini del PDL cittadino e dedicarsi compiutamente al nuovo ed impegnativo ruolo.
La nostra impressione, ma condivisa da molti dei presenti non addetti ed interessati ai lavori, è stato invece quella di aver vissuto un momento di grande tristezza, ancora una volta abbiamo consentito ad estranei alla nostra comunità, protagonisti in negativo per le sorti dell’Ospedale, di presentarsi nella nostra città, e recitare una farsa, squallida e mortificante. In questa occasione però Teano non c’era, era assente. La Teano che ha sfilato circa dieci anni fa insieme al Vescovo Tommasiello per rivendicare maggiore attenzione per questa città e per questo territorio era a casa, non avrebbe tollerato un altro affronto e forse, quella voce isolata che gridava “Vergogna” all’arrivo delle autorità, era la voce di un intero popolo non ritenendosi invitata a trascorrere e vivere: una IMPORTANTE GIORNATA e farsi prendere anche per i fondelli.
Antonio Guttoriello