Parliamo di un tratto di strada che collega la strada provinciale 608 alla frazione Tranzi, ridente paesino del territorio di Teano. Ridente finché non piove.
Quando piove invece, un tratto di questa strada si trasforma in un lago di fango e detriti, al punto tale da risultare impercorribile sia con le auto e sia a piedi, costringendo i residenti a percorrere in alternativa un’altra via interna per raggiungere la strada principale. Si potrebbe anche tentare il guado, ma è un po’ come sfidare la sorte. Potrebbe riuscire oppure no. A volte il guado non riesce, facendo rimanere il temerario automobilista impalato in mezzo al fango. In alcune circostanze gli addetti comunali di Teano chiudono il tratto di strada scoraggiando gli eventuali temerari, ma non risolvono le difficoltà di collegamento dei residenti. Poi qualche volta si provvede a ripulire la cunetta completamente riempita di terra.
E arrivederci al prossimo acquazzone per ritornare al punto di partenza; strada nuovamente impraticabile chiusa al traffico, in attesa che si ripulisca nuovamente la cunetta. “E io pago!” diceva il grande Totò. In poche parole ci si preoccupa di risolvere nell’immediatezza il problema ma non di eliminarne la causa. E qual è la causa di questo annoso problema? Basterebbe semplicemente vedere da dove viene tutto il terreno che invade la strada e creare una protezione per risolvere il problema una volta per tutte.
Intanto il tempo passa e i residenti hanno ormai imparato a convivere con la strada impraticabile, in attesa delle prossime elezioni, quando si spera arriverà un nuova amministrazione che risolva i problemi in modo definitivo.
Americo Balasco