E’ purtroppo diventata una consuetudine dolorosa leggere sulle prime pagine dei quotidiani, specialmente quelli a diffusione locale, la notizia di qualche giovane vita stroncata in incidente stradale il sabato sera. La maggior parte sono ragazzi che hanno trascorso la serata in locali e spesso chi guida è di sesso maschile.la notte del sabato è quella in cui gli incidenti automobilistici avvengono con più frequenza, si tratta infatti della serata canonica consactrata dai giovani liberi da impegni di lavoro o studio al divertimento. Quando le vittime di queste sciagure sopravvivono può accadere che i postumi consistano in deficit cognitivi e motori, talmente gravi da impedire loro di condurre un esistenza soddisfacente. Tra gli operatori del 118 (tra i quali può annoverarsi anche chi scrive) la notte del sabato è sempre la più penosa. Perchè il più delle volte le uscite dell’ambulanza non sono per prestare aiuto a vecchietti malati, ma per giovani pieni di vita che nel ritornare a casa, spesso la perdono. A nulla è valso l’inasprire le leggi: patenti a punti, ridurre i limiti di velocità, chiusura anticipata dei locali, somministrazione vietata di alcolici dopo una certa ora. Sembrano tutte soluzione tampone, che non sevono a risolvere il problema.C’è da auspicare misure ancora più repressive per chi viola il codice della strada, per chi guida in stato di ebrezza o sotto effetto di droga, anche perchè chi guida con la mente offuscata è pericoloso per sè e per gli altri. Questo non è più tollerabile abbiamo tutti il dovere di proteggere e nel contempo proteggerci. Occorrerebbe un metodo nuovo per prevenire queste stragi anche se molto difficile trovare una soluzione.
I problemi fondamentali, le cause prime, sono prevalentemente di ordine psicologico, sociale e culturale. La nostra epoca vive nel segno della velocità e dell’efficienza,della competizione e del consumo. Le industrie automobilistiche costruiscono vetture sempre più veloci,c he tendono ad imporre sul mercato con pubblicità nello stesso tempo seducenti ed aggressive. I SIMBOLI DEL POTERE. La macchina potente e veloce è sinonimo di successo, integrazione e conquista sessuale. Andando più in profondità, molti ragazzi sembrano posseduti da una pulsione di morte, da una disperata autodistruttività. La cultura in cui sono immersi è concentrata più sugli oggetti che sulle persone; produce alienazione ,mancanza di significato e disorientamento.
La famiglia e le altre ististuzioni tradizionali sono in crisi, il mondo non sembra offrire ai giovani sbocchi occupazionali desiderati. I legami sociali si allentano, la comunicazione anche all’interno del gruppo appare superficiale malgrado il diffondersi di nuove opportunità tecnologiche come telefonini, computer portatili, internet ovunque, e-mail; appaiono semptre più soli e isolati e colpiti da una nuova malattia la tecnotossicità. Altri invece cercano lo strodimento ingerendo droghe leggere,bevande alcoliche colorate e ascoltando musica ad altissimo volume.non a caso è di frequente riscontro,in chi era alla guida in caso di grave incidente l’abuso di sostanze tossiche.
Certo bisogna distinguere caso per caso e non si può generalizzare. Tantomeno fare del facile moralismo, nessuno possiede la ricetta infallibile del buon vivere. Siamo tutti allievi alla scuola della vita. Una vita spesso sprecata minuto per minuto.
Facendo tardi la sera e passando nei pressi del monumento equestre di Largo Croci è facile verificare quanto detto. Ci sono dalle 30 alle 40 macchine con giovani annoiati che si danno appuntamento in quel luogo detto dei CAVALLI DI GESSO: per non fare niente e spesso aspettare l’alba.
Giovanni Caparco