Caro Direttore,
Ho notato con piacere come si sia concretizzato, in occasione della ricorrenza del 26 Ottobre, il progetto della istituzione di un Premio Letterario Nazionale “CITTA’ DI TEANO” , aperto a storici, letterati, giornalisti
e comunque cultori ed appassionati di storia patria, che abbia per oggetto lo studio del Risorgimento
Italiano.
Un progetto che preconizzai molti anni fa, e molti me ne sono testimoni, ma che mai è stato intrapreso: plaudo allora con sincerità a quanti con convinzione lo hanno sposato e con dedizione lo stanno perseguendo: parlo della Pubblica Amministrazione odierna.
Nel mio, come oggi anche nel loro progetto, la finalità essenziale era quella di smetterla di perdersi dietro risse da pollaio dettate da centimetriche valutazioni di siti, luoghi e modalità di un Incontro per il quale resta comunque, nella ottica generale del movimento unificatore dell’Italia, un fatto meramente casuale che sia avvenuto qua oppure là.
Molto più storicamente importante è che sia avvenuto: e questo è potuto accadere solo per una seria infinita di occasioni, di circostanze, di uomini, di eroi, di morti, di conflitti, di vittorie e di sconfitte, lo studio e l’approfondimento delle quali non può mai considerarsi concluso.
La Storia non ci consegna solo un “fatto”, da ricordare o meno, ma ci consegna tutto quello che lo ha preceduto e quello che lo ha seguito e ci deve servire per migliorare quello che verrà poi: i “fatti”, allora, diventano tantissimi e studiarli e comprenderli si mostra indispensabile per progettar un futuro scevro quanto più possibile da errori. Questo è il compito principale degli storici: che la politica, le mode, gli interessi di parte, le faziosità di qualunque genere (religiose, di costume, di ideologia e chi più ne ha ne metta) finiscano poi per non rendersene conto e per commetterne sempre di più gravi per l’intera umanità, è altra “storia”.
Se si vuole “volare ” bisogna staccarsi da terra, lasciando ad altri il piacere di razzolare nella polvere alla ricerca di qualche seme che non darà più frutto.
Un grazie di cuore a quanti, credendo in questo progetto, si attiveranno per portarlo a compimento. E sarà una cosa bella e costruttiva per la nostra città.
Ne riparleremo.
Claudio Gliottone