Ancora una volta, quando in città si parla di cose che dovrebbero stimolare l’interesse dei cittadini per le finalità che si vanno ad esporre, ancora una volta dicevamo, tutto si svolge tra pochi intimi con prevalenza degli addetti ai lavori.
E’ questo il caso della presentazione da parte del Comune di Teano, rappresentata dal sindaco Raffaele Picierno e dal Responsabile dell’URP, avvocato Fernando Zanni, promotore e principale relatore del convegno sulla “Agenda 21 Locale Teano”oltre ai rappresentanti regionali coordinatori del progetto.
Cos’è esattamente l’Agenda 21, è il documento programmatico approvato alla conferenza di Rio nel 1992, cui parteciparono i rappresentanti di 179 paesi, che approvò la dichiarazione sull’Ambiente e lo Sviluppo.
“Il diritto allo sviluppo deve essere realizzato in modo da soddisfare equamente le esigenze relative all’ambiente ed allo sviluppo delle generazioni presenti e future”. Quale ruolo può avere l’ente locale per il raggiungimento di questi obiettivi?
“Dal momento che molti dei problemi e delle strategie delineate hanno origine dalle attività locali, la partecipazione e la cooperazione delle autorità locali sarà un fattore determinante nel proseguimento degli obiettivi. Ogni autorità locale dovrebbe dialogare con i cittadini, le organizzazioni locali e le imprese provate ed adottare una propria agenda 21 Locale. Attraverso la consultazione e la costruzione del consenso, le autorità locali dovrebbero apprendere ed acquisire dalla comunità locale e dal settore industriale, le informazioni necessarie per formulare migliori strategie”.
Occorrerà dunque creare le condizioni per avviare un progetto tanto ambizioso, sono stati messi a disposizione della struttura locale che coordinerà tutte le azioni che si andranno a programmare, la somma di 53mila euro in tre anni parte finanziati dalla Regione e parte dal Comune. Ma tre saranno, secondo i relatori, i pilastri su cui occorrerà lavorare: La conoscenza di quello che si vuole fare, la condivisione che significa consapevolezza dei problemi ambientali e della responsabilità individuale verso il cambiamento dei comportamenti ed infine la partecipazione continuativa di tutti i soggetti portatori di interessi legittimi (economici, culturali,m istituzionali).
Gli obiettivi di Agenda 21 sono troppo ambiziosi, se paragonati alla realtà nella quale viviamo, questo è stato uno degli argomenti posto come obiezione da alcuni presenti, alle ottimistiche previsioni dei relatori.
Giustificate perplessità ma prima o poi bisognerà pure avviare questa inversione di tendenza e cominciare a guardare il futuro da una prospettiva più ottimistica. Sarà l’occasione di Agenda 21?
Proviamoci.