Una delle tecniche più utilizzate dai venditori di spazi pubblicitari sui giornali cartacei e telematici, è quello di avviare una campagna di denigrazione, sospetti, alimentare polemiche, su di un determinato soggetto, meglio se con un grosso peso economico.
Se il pesciolino abbocca, si presenterà nella redazione del giornale e troverà qualcuno che gli farà capire l’utilità di avere un mezzo di informazione amica. Un accordo tra gentiluomini e do ut des! Uno spazio pubblicitario e tutto torna a posto. Per verificare questa informazione è sufficiente leggere qualche giornale locale per capire come funziona il meccanismo.
Ma torniamo alle cose serie, quelle che realmente interessano la nostra città. Come sapete è partito un forte movimento conseguente la iniziativa della Società Napoli Est per il recupero della ex area industriale La Precisa. Nei giorni scorsi è stato organizzato e realizzato un incontro tra le associazioni locali ed il rappresentante della proprietà per avviare un confronto con la società civile teanese. Un’apprezzabile e condivisibile strategia di coinvolgimento segno di un’apertura totale nei confronti della nostra comunità.
Noi eravamo presenti, abbiamo visto ed ascoltato, abbiamo riferito ai nostri concittadini di quello che è emerso dal confronto. Non abbiamo sentito pronunciare la frase riportata da un giornale locale con la quale l’imprenditore avrebbe detto: “Dovete accogliermi con i tappeti rossi” Non c’è stato alcun atteggiamento di arroganza e supponenza anzi, ad una inutile e pretestuosa polemica avanzata forse dallo stesso estensore della lettera pubblicata, l’imprenditore è stato colto da un momento di evidente sconforto. Ma è appena il caso di sottolineare che è giornalisticamente scorretto e non sappiamo fino a che punto non sia censurabile , un articolo non firmato ed una lettera riportata in corsivo e tra virgolette senza indicarne l’autore, soprattutto quando questi si permette di accusarci di aver scritto delle ipocrisie. Una informazione assolutamente anonima che il giornale potrebbe essere costretto a comunicarne l’identità per consentire agli scriventi di esercitare ogni azione a tutela della ptopria onorabilità e professionalità.
Noi invece che siamo abituati a firmare tutti gli articoli, abbiamo ricontattato la proprietà, per farci riconfermare tutte le informazioni relative alla bonifica, forniteci in occasione dell’incontro con le Associazioni e che puntualmente riportiamo a beneficio dei nostri lettori:.
La Società Napoli est srl,ha attraversato mille vicissitudini dovute alla burocrazia, a partire dall’ acquisto del sito industriale, il quale doveva esse consegnata già nel 2005, ma poiché la curatela fallimentare stava eseguendo la bonifica bellica dell’itera area, il sito industriale è stato consegnato con molto ritardo nel 2008; poi a causa dell’intervento della Guardia di Finanza provocato dalla necessità di portare a termine una operazione di cattura sospetti penetrati nell’area industriale, il sito fu sequestrato nel 2011 e poi dissequestrato nel 2014 con l’ordine di bonificare tutta l’area. E’ utile precisare che l’onere della bonifica è a carico del Tribunale di S.Maria C.V. che però non aveva i fondi per affrontare una onerosa operazione di bonifica. La proprietà di Napoliest si vide costretta ad anticipare l’intero costo della bonifica per evitare di entrare in possesso dell’area dopo venti anni da quando l’area era diventata di sua proprietà.
L’operazione di bonifica ha già realizzato le seguenti fasi:
- E’ stata già completata la bonifica bellica con relativo collaudo dal 10^ Reggimento dell’Esercito. La bonifica ambientale delle aree esterne è stata già realizzata per l’80%
- E’ in fase di completamento il recupero di miglia di tonnellate di materiali residui abbandonati all’interno dei capannoni abbandonati dalla società fallita. Il completamento finale è previsto per la fine di giugno 2017.
- Completata la bonifica ambientale dell’area, l’impresa appaltatrice, -seguendo le procedure di legge-presenterà un piano di lavoro per bonificare l’amianto dell’intero sito industriale entro quest’anno; per poi riqualificare l’intera area con l’insediamento di aziende nel settore agroalimentare ed una prestigioso intervento immobiliare.
Nei prossimi giorni daremo puntuale informazione sugli ulteriori sviluppi di questa fase abbastanza complessa e delicata in cui ogni elemento di disturbo potrebbe ostacolar e compromettere la fattibilità della complessa operazione con danni incalcolabili per la operazione imprenditoriale e conseguentemente per la nostra collettività.
Antonio Guttoriello