Dopo un anno e mezzo il sindaco Di Benedetto decide di fare una messa a punto della propria struttura e mischia un poco le carte e dispone un mini rimpastino di deleghe ma non di assessori.
La nuova Giunta risulta così composta:
Nicola Di Benedetto, sindaco con deleghe a Lavori pubblici, Urbanistica ed Edilizia ( assume il Personale)
* Eluisa Monteforte, vicesindaco con deleghe assessorili a: Agricoltura, Artigianato e Industria
* Gemma Tizzano Iannaccone, assessore a: Istruzione, Cultura, Beni storici e Turismo
* Vincenzo Tranquillo, assessore a: Sicurezza e Protezione civile, Cimiteri e aree verdi, Randagismo, Sport
* Mario Migliozzi, assessore a: Trasparenza e informatizzazione, Politiche sociali, Formazione e lavoro, Commercio (cede il Commercio)
* Eduardo Sacco, assessore con delega a Personale, bilancio, tributi, demanio e patrimonio (cede il Personale ed assume il Commercio)
Un mini rimpastino. Senza clamore, nessuna dietrologia. Si tratta probabilmente di un aggiustamento per rendere più omogenee alcune deleghe o forse perché quelle oggetto di cambio di assessore sono ritenute in questo momento più importanti o strategiche.
La delega al commercio, ritirata all’assessore Mario Migliozzi resta in famiglia perché viene assunta dall’assessore Eduardo Sacco che rimette però quella pesante del personale. Poteva risultre un provvedimento di omogeneizzazione se il commercio fosse stato assegnato alla vice sindaco Eluisa Monteforte insieme all’agricoltura, artigianato e industria. L’assunzione della delega al personale nelle mani del Sindaco non scandalizza., in molti esecutivi, soprattutto di piccoli comuni, è una prassi quasi consolidata e poi c’è stato un impatto iniziale non certo riuscito bene tra la nuova amministrazione ed il personale dipendente. Quindi con il passaggio del personale nelle mani del Sindaco può voler dire solo due cose: o il primo cittadino ha deciso di far valere tutta la sua autorità per richiamare all’ordine quanti non avessero ancora capito il suo verbo o viceversa per tentare un avvicinamento che consenta di recuperare un minimo di normalità nei rapporti soprattutto con quei settori risultti più ostici nell’interpretare la nuova filosofia di Di Benedetto. Comunque chi ne esce ridimensionato è l’assessore Migliozzi che però ha da guidare un settore molto complesso per il ruolo che Teano ha di capofila di ambito cioè, quello delle politiche sociali.
Nel documento sottoscritto dal sindaco Di Benedetto è previsto che lo stesso ne darà adeguata pubblicità in occasione del prossimo consiglio Comunale e speriamo che in quella occasione fornisca qualche informazione in più sui motivi di questo piccolo rimescolamento.
Se tanto è stato deciso avranno avuto le loro ragioni, a noi cittadini non resta che augurarsi una maggiore efficienza amministrativa e se questa la si può ottenere attraverso un rimpasto di giunta, ben venga il rimpasto.
Severino Cipullo