Ho voglia di fare qualche riflessione anch’io sulle ultime vicende politiche locali, la faccio e la esplicito, perché sono convinto che la critica quando è intellettualmente onesta non può che essere costruttiva.
Finalmente, dopo anni, l’ultimo consiglio comunale ha visto nascere il gruppo del Partito Democratico da parte della minoranza (ex Teano punto e a capo). Politicamente è un fatto rilevante,coraggioso, onesto. Avere la moralità di costituire un gruppo partitico in un momento politicamente tormentato, significa credere fino in fondo nella politica e nei suoi strumenti, oltre ogni pregiudizio o scoraggiamento, in molti casi, anche comprensibile. Significa, scoprire il volto, togliere quella maschera troppo comoda che da troppo tempo, nessuno, nel nostro paese ha avuto il coraggio di dismettere.
E la maggioranza? No, la maggioranza è ancora mascherata o almeno crede di esserlo;il Sindaco e parte dei suoi consiglieri scelgono di candidare il loro capogruppo nelle liste del NUOVO PSI per il rinnovo del consiglio provinciale, ma dicono che la maggioranza resta civica, che in essa convivono anime di centrosinistra e di centrodestra. Se cosi fosse, essendo il Nuovo PSI un partito di centrodestra il cui presidente è Stefano Caldoro, attuale candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Campania,si capirebbe facilmente il motivo dei quattro voti mancanti e del fallimento della candidatura di Adele Passaretti . Le anime di sinistra della maggioranza non hanno votato per il centrodestra. Il progetto civico non ha funzionato. Faccio notare che se questa maggioranza avesse, nei fatti, voluto mantenere la sua natura civica avrebbe potuto candidare un consigliere e non il consigliere che rappresenta l’unità di un gruppo consiliare ,magari in una lista collegata al presidente e non in una lista di partito, ne cito alcune: Campania Futura, Noi Casertani , Di Costanzo Presidente, Cappello Presidente.
Su otto liste presentate solo la metà risulta essere espressione diretta di partito: PD, FORZA ITALIA, NCD-UDC, NUOVO PSI. Qualcuno informi il Sindaco che candidare il suo capogruppo in una lista di partito, significa condividere le idee, le finalità , i valori di quel partito, significa sentirsi appartenenti ad una precisa area politica, credere in un progetto comune. Se il sindaco e parte della sua maggioranza dovessero dire che cosi non è, mancherebbero di rispetto all’intelletto di ogni teanese; se dovessero negare questo, un comune cittadino come dovrebbe rispondere alla domanda:” Secondo te, perché si è deciso di candidare Adele Passaretti nelle liste del NUOVO PSI?” “Perché non hanno trovato spazio in altre liste, perché il sistema elettorale provinciale premia solo la politica dei partiti” potrebbe essere una risposta. Potremmo mai credere che l’amministrazione di un comune come Teano appartenente alla fascia D in cui il voto di ogni consigliere vale 86 punti circa, per un totale di maggioranza pari a 1032 circa, non trovi altro spazio? . Il capogruppo di maggioranza si sente ancora capogruppo di quella stessa maggioranza che non l’ha sostenuta pienamente? Se il collante di questa amministrazione fosse stato un accordo politico, basato proprio sulle future elezioni provinciali, siamo sicuri che questa maggioranza sia ancora “incollata”? Ingessata certamente e vi assicuro che nelle fasce più qualificate dell’opinione pubblica questi messaggi cominciano a passare. In ogni caso, il Sindaco ha ragione quando afferma che” l’episodio provinciali” non può essere risolto con un” volemose bene “,in particolar modo dopo aver paventato, non direttamente lui, commissariamento, dimissioni o pubbliche scuse. Sarebbe opportuno che il Sindaco valutasse il suo ruolo compatibilmente con i suoi impegni lavorativi, per sua stessa ammissione si sente sfiancato e perde energie,
Teano ha bisogno di una guida presente non di un Sindaco part-time. Siamo di fronte ad un Sindaco molto affine alle logiche della vecchia politica e molto capace a non farsi scoprire, senza coraggio politico. Si prenda esempio dai ragazzi del FORUM GIOVANILE, che onorati dal ruolo ricoperto e responsabilizzati dal consenso ricevuto, dedicano il loro tempo, ben oltre quello libero, ad organizzare workshop, reading letterario,corso di scacchi, feste in piazza. Tutto questo senza alcun compenso economico, fanno riunioni settimanali senza gettoni di presenza, qualcuno non sa come criticarli e dice che sono politicizzati. Mi verrebbe da pensare che se fosse vero, da qualsiasi parte questa politica arrivasse sarebbe ottima, perché ottimo è il loro lavoro. E’ inutile elencare le potenzialità del nostro paese, le ricchezze del nostro territorio senza capire che collaborare rende più forti che forse uno dei più grandi problemi della nostra città è la mancanza di altruismo, anche di quello politico,vige l’individualismo, pochi sono capaci, non di fare passi indietro ma solo di lato. E’ ora di dirci chiaramente che senza uno scatto culturale forte,deciso, senza una critica sincera fatta alla “mentalità teanese”senza un repentino cambio di rotta è difficile porre le basi per un futuro diverso dal presente. Il riscatto sociale politico ed economico del nostro paese del nostro territorio non può non passare da questa presa di coscienza.