La premessa è sempre la stessa: non vogliatecene.
Eletta a furor di popolo dalla sua comunità, risponde presente dimostrando sin da subito la sua particolare verve ed “attitude” politica: un misto tra un gatto da giardino, quelli di gesso per intenderci, e un Luigi XIV (il mobiletto). Dove la metti, la sta, con tanto di polvere. Mai una parola, men che meno fuori posto, insomma il soldato ideale per qualunque dittatore sudamericano. A lei va il merito di avere inaugurato la stagione delle figure barbine di questa Amministrazione. Nessuno quasi lo ricorda, e questo rientra nel fisic du role dell’ex consigliera, ma era lei la delegata all’informatica, se la memoria non ci fa difetto, sul finire del 2018 (!!), quando la compagine D’Andrea dimenticava (usiamo questo eufemismo) di convocare l’ex consigliere Cataldo alle sedute di Consiglio Comunale e l’amministrazione dovette cimentarsi nella più classica scalata degli specchi per convalidare le delibere già approvate in odore di nullità per difetto di convocazione. L’atteggiamento della novella assessora Sabrina De Monaco in questa circostanza? Il solito: silenzio e testa bassa, come se nulla fosse accaduto. Infatti, la “Nostra”, andò avanti come se la cosa non la riguardasse, non scusandosi con i membri della minoranza e neppure con lo stesso ignaro Cataldo, osservando peraltro il solito, superiore ed ascetico silenzio, lasciando, invece, ad altri il compito di gestire la patata bollente dalla medesima confezionata. Come dire: altruista!
E ancora. Era lei sempre la delegata, questa volta al turismo, nell’estate 2018. Risultato? Altri encomiabili obiettivi raggiunti, tanto da spingere il Sindaco, anche lui in strano (non è da lui) ed olimpico silenzio, a revocarle la delega. Ma se ciò non bastasse, come insegna la nota “Legge di Murphy” – quando qualcosa va storto, può sempre peggiorare – in prosieguo l’assessore De Monaco cerca il proprio rilancio in maniera encomiabile ottenendo la delega “ufficiosa” alle politiche sociali. Anche qui, con costante fermezza, si ripropone la solita equazione disastro/guaio amministrativo= silenzio. Ed infatti, tutti ricordiamo il mutismo della prode De Monaco alle domande fatte in Assise dal cons. Di Benedetto che faceva osservare che era stato speso solo il 25% dei fondi destinati all’ambito sociale C03 del quale si occupava ella stessa. Ebbene, Di Benedetto sta ancora aspettando una risposta e noi tutti di sapere perché quei soldi non sono stati spesi e dunque persi. Ma si sa, è un dato storico, un consigliere eletto in frazione vuol fare bella figura con la comunità di appartenenza, ed allora ecco l’assessore, questa volta non munita di delega, intenta a fare compiere a Casi lo scavo del Frejus per risolvere il famoso problema idrico. Risultato? Non sappiamo del Risultato. Ma veniamo ormai ai giorni nostri e sempre per la su citata legge (quella di Murphy) la De Monaco, forte dei risultati raggiunti e dell’instancabile impegno profuso, si rende meritevole di essere chiamata nella nuova Giunta dal Sindaco D’Andrea, dove, ormai possono dire di essere stati tutti, tranne, ovviamente il sottoscritto (e vorrei ben vedere) Paperoga e Pippo. Cosa dire? A questo punto non ci resta che augurarle buon lavoro, convinti che saprà stupirci con nuovi e brillantissimi risultati. Per rimanere (anche) geograficamente in tema: che S. Antonio e S, Michele ci proteggano.
To be continued !
Carlo Cosma Barra