Appena ieri ci siamo permessi di anticipare che, le decisioni assunte dal Sindaco Picierno nella molto parziale redistribuzione delle cariche assessoriali, avrebbero scatenato le reazioni di quanti giustamente o ingiustamente, legittimamente o illegittimamente si sono sentiti delusi ed in qualche modo anche offesi dalla procedura utilizzata sia per decidere che per comunicare con gli interessati.
Leggiamo a tal proposito la prima ufficiale reazione di uno dei due candidati assessori delusi, Paride Compagnone, che pone l’accento sul mancato rispetto dei patti preelettorali e sulle modalità di gestione di questa fase non diciamo politica.
“Ci amareggia e ci indispone la modalità attraverso la quale è stato effettuato il rimpasto di giunta promesso nella fase preelettorale”.E’ la premessa per contestare che: “Da accordi presi prima della consultazione elettorale nelle ultime amministrative comunali , confermate anche durante le ultime elezioni Regionali, erano che una rotazione nelle cariche assessoriali si sarebbero avute a metà legislazione con rinnovo globale dell’esecutivo”. Ed invece: “Assistiamo nostro malgrado e senza averne nessun avviso, un ricambio solo per quello che riguarda due delle sette cariche assegnate. E’ proprio un fiume in piena il consigliere di Casamostra:” Ci offende non solo che non siano stati rispettati i patti ma le modalità che non hanno avuto rispetto nemmeno per le persone oltre che per il ruolo, in quanto non c’è stato un incontro informativo di Gruppo preliminare per spiegare i tanti dubbi. Sapere direttamente dai giornali quello che avremmo dovuto concordare è uno schiaffo politico e morale”. Alla domanda se questa vicenda potrà avere riflessi sul futuro dei rapporti all’interno della maggioranza, Compagnone risponde deciso:”Tutto ciò sicuramente avrà delle conseguenze politiche ed amministrative che si andranno ad evidenziare nei prossimi giorni. Se il rispetto delle regole deve essere un evento sempre e solo unilaterale dimostreremo che le regole vanno rispettate da tutti”.
Compagnone non è l’unico deluso, c’è La Prova, Zarone, Feola e sembra, nonostante le due cariche che ricopre di Presidente del Consiglio Comunale e di assessore senza delega, anche lo stesso Pinelli avrebbe qualche motivo di risentimento nei confronti del regista di questa piccola operazione che ha generato una grande confusione.
Severino Cipullo