Il 20 giugno 2020 è la giornata con più luce dell’anno, dal 21 giugno le giornate cominceranno pian piano ad accorciarsi fino al solstizio d’inverno del 21 dicembre, il giorno più corto che ci sia. Il solstizio d’estate è il giorno più lungo che ci sia e di conseguenza la notte più breve, cioè il giorno con più ore di luce. L’opposto per l’inverno.
Ogni anno il solstizio cade in un orario diverso e quindi può arrivare, come anche gli equinozi, in date diverse. Dipende dallo spostamento dell’asse attorno al quale la Terra ruota. Lo spostamento provoca un arretramento di 6 ore ogni anno, che si azzera con gli anni bisestili.
I solstizi d’inverno, come d’estate, sono da sempre ritenuti sacri; si festeggia il Sol Invictus che rinasce dalle tenebre. Era considerato il giorno della luce che sconfigge le tenebre; rappresentava un momento di purificazione e crescita. Ci sono culti solari dal Polo Nord alla Polinesia, passando per Africa, Indonesia e sud America. Gli antichi Romani legavano questa ricorrenza con il dio Giano bifronte e secondo la tradizione ci si doveva fare il bagno in correnti d’acqua naturali e saltare su fuochi accesi per purificarsi.
Sara Finocchi