È il 21 dicembre il giorno nel quale cade quest’anno il solstizio d’inverno, un momento considerato sacro perché portatore di una nuova stagione.
Il solstizio non è un giorno, ma un momento, quello in cui il sole si trova alla massima distanza angolare rispetto al piano dell’equatore. Questo significa inverno nell’Emisfero Nord e minore numero di ore di luce, estate in quello Sud con le giornate più lunghe grazie al massimo irraggiamento del sole. Per l’emisfero boreale è il giorno più corto, ma anche il momento in cui le giornate riprendono ad allungarsi e il sole ricomincia a salire verso l’equatore celeste. I solstizi sono da sempre momenti ritenuti sacri. Fin dall’antichitá viene attribuito al solstizio d’inverno il significato del trionfo della luce sulle tenebre. Era proprio il solstizio d’inverno del 2012 quello che secondo il calendario Maya avrebbe portato un cambiamento epocale. Nell’antichità si festeggiava la nascita del dio Mitra, il Sol invictus, da cui potrebbe derivare anche la data del Natale. Nell’antica Roma queste erano le giornate dei Saturnalia, feste in cui si ribaltavano i ruoli fra ricchi e poveri. Anche in Scandinavia esisteva la festa di Juul: si accendevano fuochi nel solstizio d’inverno.
Sara Finocchi