Non è stato certamente un felice ritorno a casa quello che hanno vissuto i membri della famiglia Maione, ieri verso le ore 20,00 circa. La villa è situata praticamente sulla comunale che dalla Casilina porta alla contrada Santacroce e fiancheggia la strada da cui si nota la bella piscina privata.
La signora Maria Eugenia Maione, vedova di Francesco D’Elia, prematuramente scomparso un paio di anni fa, come quasi ogni giorno, anche ieri pomeriggio verso le ore 17,00 si era recata, accompagnata dalla figlia Fabiana, presso l’abitazione dell’altra figlia, la dottoressa Beatrice che risiede a Teano.
Fatto ritorno a casa, verso le ore 20,00 la giovane figlia Fabiana ha notato qualcosa di strano, il cancello di ingresso era aperto, cosa strana in quanto è abitudine degli abitanti della casa, prima di uscire, di controllare tutte le chiusure. Allarmata e preoccupata si è rivolta allo zio. il dottore Gioacchino Maione, confinante con la propria abitazione, il quale si è precipitato sul posto ma purtroppo non ha potuto fare altro che constatare l’avvenuta effrazione del cancello e della porta di ingresso dell’abitazione.
E’ bastato entrare in casa per accorgersi, dal completo disordine tipico di un appartamento oggetto di saccheggio, che era stata visitata dai ladri i quali avevano asportato tutto ciò che era asportabile e che avesse un certo valore, da un paio di televisori piatti, all’oro custodito nei mobili, argento, denaro in contanti ed altri oggetti di un certo valore. Un inventario ancora da completare perché i ladri hanno lasciato segni di presenza in tutte le stanze della villa e quindi una quantificazione dei danni sarà possibile solo tra qualche giorno. Intanto i carabinieri, accorsi sul posto, hanno avviato tutti i rilievi del caso e presumibilmente hanno già qualche indicazione su cui avviare le indagini necessarie per la cattura dei responsabili.
E’ ipotizzabile, dalle dichiarazioni raccolte sul posto, che i ladri siano stati sorpresi dal rientro dei proprietari in quanto al loro arrivo si è sentito un rumore di passi che si allontanavano sul retro della villa.
Un furto ben congegnato ma quasi certamente organizzato da persone che conoscevano le abitudini della famiglia, circostanza questa confermata anche dal fatto che i due cani messi a guardia dell’abitazione sono stati trovati tranquilli, e non davano segni di aver subito percosse o ingerito sostanze dopanti.
Severino Cipullo