In coerenza con la nostra linea editoriale, improntata solo ed unicamente a spronare quanti deputati al Governo della Città, ivi inclusi i Cittadini stessi, riceviamo e pubblichiamo le impressioni di un “Inviato al Consiglio Comunale”. Verificato attentamente che non trattasi di pettegolezzi, invettive o diffamazioni, bensì di argomenti di natura tecnico/amministrativa, onde stimolare ancor più il dibattito sulla strada intrapresa o da intraprendere per risollevare le sorti di Teano, abbiamo ritenuto opportuno pubblicare tali impressioni. Tanto nell’auspicio di sollecitare anche eventuali smentite, rettifiche o ulteriori spunti risolutivi. Esordivamo così l’08.09.2022 quando pubblicammo una nota di un Concittadino che aveva chiesto di rimanere anonimo e che noi definimmo un “Inviato al Consiglio Comunale”. Un sacrilegio per noi quello di accettare un intervento di un “anonimo” che, poi, non era proprio anonimo. Lo facemmo, contro nostra natura, abituati da sempre a metterci la faccia, semplicemente perché era il primo ed unico caso di una voce “contro” a quella che è la Rappresentanza di opposizione al Consiglio Comunale. Ovvero una voce a difesa dell’Amministrazione (?). Una sorta di “opposizione all’opposizione”. Affinché non si continuasse a ripetere che questo Giornale è di parte. Resta il fatto che, comunque, abbiamo dovuto forzare la nostra natura per dare voce ad una controparte, la quale, si avvale dell’anonimato per far valere le proprie ragioni. Ragioni, poi, puntualmente rintuzzate dalla risposta della Lista di opposizione con una nota di risposta, firmata, e puntualmente pubblicata. Nascondere la propria identità può essere una scelta, per legittime ragioni di privacy e, in alcune occasioni, per sicurezza personale: un esempio ne sono i criminali, i quali, solitamente, preferiscono rimanere anonimi, in particolare nelle lettere ricattatorie. Questa è la definizione letterale del termine. Per noi personalmente, l’anonimo è da ritenersi un personaggio pericoloso secondo una nostra personalissima analisi psicologica del soggetto. Coniglio, frustrato, perfido, infimo, aduso a tessere trame per tornaconti personali o di qualcuno a lui vicino, a lanciare pietre e nascondere la mano, immaturo e, spesso, causa dei peggiori crimini. Ricordate i delatori (anonimi) che hanno inviato migliaia di persone nei campi di concentramento? Sono, questi, solo dei personalissimi concetti sull’anonimato e di chi se ne serve. Detto ciò, non è che l’Amministrazione di Teano, o qualche Suo Rappresentante, o qualche Suo supporter, non si comportino perlomeno in maniera simile. Infatti, se devono avvalersi di “anonimi” per contrastare la controparte, se tanto mi da tanto….. si ravvede un comportamento paragonabile a quello dei “mandanti”, i quali, altro non sono che degli “anonimi”. O no? D’altronde come non può essere diversamente se la Città di Teano altro non è diventata che una Città “anonima”? Leggiamo gli accorati appelli per la restituzione di un pezzo di affresco medioevale trafugato da Teano. Ammirevoli espressioni di attaccamento, di appartenenza, salvo, poi, chiedersi per farne cosa? Magari per rinchiuderlo, anch’esso, in un “anonimo” Museo Archeologico? Un Museo sconosciuto ai più. Sconosciuto alle scolaresche della Provincia, sconosciuto ai circuiti del turismo provinciale e regionale, divenuto ottima sede per effettuarvi pregevoli tornei di scacchi o qualche raro incontro di ordine culturale.
Nel frattempo si fanno questioni di lana caprina sulle modalità di fare opposizione al Governo della Città utilizzando “l’anonimato”. Nel frattempo si Governa la Città snobbando spocchiosamente questo o quell’Organo di informazione. Forti del fatto che Teano vive “nell’anonimato”. Forti del fatto che, come scrive, e si firma, l’amico C.C. Barra: “Viviamo in un contesto cittadino strano, dove è difficile fare la raccolta differenziata, i meno educati danneggiano ogni cosa danneggiabile, o viene pubblicizzato come evento straordinario ciò che non lo è”. O, ancora, come scrive, e si firma, l’amico F. Stavolone: “I problemi del nostro bel “Paesello“ sono noti a tutti e di certo nessuno, all’indomani del risultato uscito dalle urne, ha mai creduto che, in pochi giorni, si sarebbero potuti risolvere. Rio Persico ed in generale tutta la rete viaria cittadina, le condotte idriche, la macchina amministrativa che non c’è, etc.”. Senza contare i problemi della puntuale carenza di acqua potabile, poi addirittura del gas. D’altronde come poteva essere diversamente Teano se non una Città Anonima? Basti consultare il Sito Web Istituzionale (Istituzionale!!!), dove, a tuttoggi non è dato sapere chi è il Sindaco di questa Città (Anonimo?), chi sono gli Assessori (Anonimi?) e quali gli Assessorati (Anonimi?), chi sono i Consiglieri Comunali (Anonimi?). Rispetto della Legge sulla Trasparenza? Neanche a parlarne ….. e pensare che si definiscono uomini di Legge!!! Saccenza, pressapochismo, indolenza, sfrontatezza e mancanza di rispetto degli Amministrati e dei Cittadini Contribuenti. E, se il buongiorno si vede dal “mattino” …… Dobbiamo pensare che molto probabilmente i 3.500 elettori di questa Compagine Amministrativa, gradiscono essere considerati degli “anonimi” alla stessa stregua degli Amministratori “anonimi” di una Città altrettanto “anonima”. Tant’è.
Pasquale Di Benedetto