Scivolò in casa fratturandosi una spalla e un braccio battendo anche la testa a terra riportando tra l’altro una ferita lacero contusa sul sopracciglio. L’anziana donna venne prontamente soccorsa dai familiari e portata prima presso l’ospedale di Teano dove venne sottoposta alle prime visite per accertare le ferite e i danni riportati. Attraverso un esame radiologico i medici appurarono le fratture ma non diedero alcun peso alla ferita sulla fronte. La malcapitata non fu tenuta in osservazione né le venne pratica una tac attraverso la quale sarebbe stato possibile vedere l’ematoma che si era venuto a formare a seguito della caduta. La signora venne tranquillamente dimessa ma le sue condizioni precipitarono velocissimamente cadendo in uno stato di coma irreversibile. Un mese dopo l’incidente domestico la signora morì presso l’ospedale di Sessa Aurunca dove era stata nuovamente ricoverata.
Per questo motivo la procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere ha chiesto il processo per i due medici che ebbero in cura la signora Mattia Izzo di Teano. L’udienza preliminare a carico dei due professionisti il dottor Domenico Fiorito e il dottor Auletta Stefano in servizio presso l’ospedale di Teano e Sessa Aurunca, è stata fissata per il prossimo 28 marzo dinanzi al GUP De Chiara del tribunale di Santa Maria Capua Vetere. I figli della poveretta si sono costituite parti civili rappresentati dagli avvocati Natalina Mastellone e Giuseppe Cipullo. Per i medici invece sono impegnati gli avvocati Bernardino Lombardi e Giordano.
Maria Giovanna Pellegrino
Paese News