Non erano ancora passate le 18,30 ieri sera che, in pieno centro, all’altezza del vicolo degli Artisti sul Corso Vittorio Emanuele si è verificato un grave episodio di violenza ai danni di un noto concittadino, Giuseppe Maione, operatore sanitario presso l’Ospedale di comunità e storico componente della locale banda musicale.
Il malcapitato era accompagnato da un collega, provenienti dal presidio sanitario, allorchè sono stati avvicinati da due centauri in sella ad una moto di grossa cilindrata ed indossavano due caschi neri integrali che ne coprivano il volto. L’uomo seduto sul sellino posteriore, rivolgendosi proprio al Maione, ha simulato una richiesta di informazioni relativamente ad una officina meccanica realmente esistente in città.
Ricevuta l’informazione il giovanotto, che evidentemente aveva già mirato al suo bersaglio, ha poggiato una mano sulla spalla di Maione in segno di ringraziamento, ma era solo un segno, perché poi con una presa forte e rapida ha afferrato la catenina di oro che Maione teneva al collo, molto spessa e con ciondoli anch‘essi di oro. Immediatamente la moto è ripartita dopo che il rapinatore si era liberato della morsa di Maione che tentava di tenergli il braccio.
Il collega presente al fatto, dopo essersi ripreso dallo spavento ed accertatosi delle condizioni generali del Maione, ha immediatamente avvertito i Carabinieri della locale Stazione che, acquisite le prime informazioni, hanno subito avviato le indagini di rito.
Alcuni cittadini accorsi sul posto, dopo aver espresso la solidarietà al malcapitato hanno riferito che un fatto analogo, compiuto ai danni di un’anziana donna, si era già verificato la settimana scorsa, sempre nelle vie del centro.
Gli scippi erano una prerogativa delle grandi città, ora con l’aumento delle quotazioni dell’oro e fattisi prudenti i frequentatori delle grandi città, la criminalità si è spostata in periferia dove la gente è ancora convinta che certe cose possono accadere solo altrove e non utilizzano la dovuta prudenza.
I fatti di questi giorni ci dicono purtroppo che anche da noi certe cose possono accadere e occorre avere gli occhi aperti ed utilizzare, nei confronti degli sconosciuti, la massima prudenza.
Severino Cipullo